Sono in arrivo circa 8 milioni 400 mila euro di finanziamenti regionali per ridurre la produzione di imballaggi e promuovere il loro riutilizzo e riciclaggio. Questa la cifra contenuta nel piano regionale di gestione degli imballaggi, approvato dal Consiglio toscano all’unanimità. Confezioni di prodotti alimentari e non, cartoni, rivestimenti, cassette, pacchi dei materiali più vari, dalla carta alla plastica ma anche vetro, legno, metallo: gli imballaggi sono onnipresenti non solo nel mondo del commercio e dell’industria ma anche nella nostra vita quotidiana.
In Toscana, le stime parlano di circa 930 mila tonnellate di imballaggi prodotte in un anno (dati 2002). Per far fronte a questa situazione, il piano regionale punta innanzi tutto sulla riduzione della produzione di imballaggi alla fonte, dal punto di vista della quantità ed anche della pericolosità. Come ha ricordato il presidente della commissione Territorio ed ambiente Sirio Bussolotti (Democratici di sinistra), illustrando il provvedimento, accanto alle misure preventive, viene promosso il reimpiego degli imballaggi, la raccolta differenziata e quindi il riciclaggio, cercando anche nuovi sbocchi di mercato per i materiali così prodotti, ed infine la minimizzazione dei rifiuti da imballaggio destinati allo smaltimento in discarica.
I fondi stanziati serviranno anche come incentivi per sostenere enti pubblici e imprese nei loro progetti, per rendere più sostenibili i propri sistemi e cicli produttivi. Con il piano, la Toscana dà attuazione ad una direttiva europea recepita a livello nazionale con il decreto Ronchi, ed integra il piano regionale di gestione dei rifiuti. Entro 180 giorni anche le Province dovranno aggiornare i propri piani provinciali. Paolo Marcheschi (Forza Italia) ha rilevato che il problema dei rifiuti nella nostra regione sta generando sempre più allarme, a causa della carenza di impianti per i quali non si registrano passi concreti in avanti.