Conferma della vocazione terziaria della città con una lieve crescita occupazionale e in calo i tassi di disoccupazione, specie giovanili. Sono fra i principali dati che emergono dal rapporto 2003-2004 e il rapporto relativo al mese di ottobre 2004 sull'occupazione a Firenze, presentati oggi dall'assessore alla statistica Eugenio Giani, con l'ufficio comunale di statistica. Il Rapporto Annuale è frutto dei dati raccolti nel periodo aprile 2003-gennaio 2004. Contiene stime relative alle grandezze di maggior interesse (forza lavoro, occupati, soggetti in cerca di occupazione) e relativi tassi nonché tabelle che rappresentano distribuzioni semplici o congiunte dei caratteri più rilevanti analizzati tramite il questionario.
L'indagine è completamente effettuata tramite telefono presso il Centro C.A.T.I. del servizio statistica del Comune di Firenze. "Da questi dati - ha sottolineato l'assessore Giani - emerge una situazione stabile soprattutto per quanto riguarda la disoccupazione, con quella giovanile addirittura in calo. Vorrei però rimarcare che questa indagine conferma come la qualità della vita a Firenze è fra le migliori in Italia, così come emerge dalle classifiche pubblicate come sempre a fine anno dai quotidiani economici".
Per approfondire questi dati e la reale situazione in città, l'assessore Giani ha annunciato un convegno per la fine del mese di gennaio. L'immagine del capoluogo toscano che emerge attraverso l'indagine del 2003 non presenta modificazioni rilevanti rispetto all'anno precedente: prevalenza di occupati nel settore terziario e nella piccola impresa. Allo stesso tempo, però, è possibile individuare variazioni nel mercato del lavoro che, per quanto riguarda i giovani, segnalano possibili miglioramenti in un prossimo futuro; si evidenziano lievi incrementi nei tassi di attività ed occupazione giovanili, se pur più evidenti e concentrati in alcune zone e in specifici periodi dell'anno, dovuti in parte alle nuove forme di contratto e alla maggiore flessibilità nel mercato del lavoro.
Sono presenti stime annuali, con informazioni sia a livello comunale sia a livello di quartiere, tuttavia è necessario interpretare le stime per aree sub-comunali con particolare attenzione. Il numero di unità della popolazione campionate che appartengono ad ogni singolo quartiere è diversa. La precisione della stima varia quindi da area ad area. Il tasso di attività, che si attesta intorno al 50,5%, conserva un andamento simile a quello dell'anno precedente, con i consueti picchi nel periodo estivo, più evidenti per le fasce d'età giovanili, dovuti all'assunzione di lavoratori stagionali.
Anche nel tasso di occupazione si hanno valori vicini a quelli dell'anno passato: il 47,8% per il periodo 2003-2004, contro il 47,6% del precedente. Invece, per i giovani, è possibile osservare un incremento del tasso nel periodo estivo che si protrae, in parte, anche in inverno (oltre il 33,2% contro il 30,8% del 2002). Ciò è confermato anche da una lieve diminuzione del tasso di disoccupazione giovanile: 17,8%, un punto percentuale in meno rispetto all'anno passato. In generale, per quanto concerne la disoccupazione, non si osservano rilevanti variazioni tra i tassi del 2002 e quelli dell'ultimo anno: solo un decremento di circa 0,5 punti percentuali nel tasso di disoccupazione, che nel 2003 si attesta al 5,3%, ed un incremento, di proporzioni ancora più esigue (0,03 punti percentuali), per il tasso di disoccupazione di lungo periodo, che nel 2003 raggiunge il 2,1%.
Anche per quanto concerne i livelli di occupazione e disoccupazione all'interno dei singoli quartieri, è possibile analizzare i relativi tassi. Il tasso di attività, che a livello comunale si attesta al 50,5%, presenta un valore molto alto nel quartiere 1 (56,0%) e particolarmente basso nel quartiere 2 (48,2%); anche per il tasso di occupazione si hanno valori elevati nel centro storico (53,8%) e ridotti nella zona Isolotto-Legnaia (46,0%), con un valore del 47,8% per l'intero comune. Per il tasso di attività giovanile, che con il valore di 40,3% supera di 3 punti percentuali quello dell'anno passato, si osserva una situazione diametralmente opposta: è più alto nei quartieri 4 e 5 (in particolare nella zona di Rifredi raggiunge circa il 46,7%) e più basso nei quartieri 1 e 2; nella zona centrale il tasso supera comunque i valori del 2002.
Il tasso di occupazione giovanile raggiunge il valore più alto nel quartiere 5 (38,5%) ed il più basso nel quartiere 3 (26,7%). I tassi di disoccupazione non presentano incrementi rispetto all'indagine precedente: tale fenomeno può essere interpretato positivamente considerando il lungo periodo di recessione che attraversa l'economia. In particolare il tasso di disoccupazione si conferma più alto, rispetto alla media comunale (5,3%), nel quartiere 4 (7,2%) e più basso nel quartiere 1 (4,0%).
Il tasso di disoccupazione giovanile risulta essere più alto nel quartiere 3 (28,9%) mentre è il quartiere 1 quello che fa registrare il valore più basso (12,8%). Il tasso di disoccupazione di lungo periodo, anche per questo anno, è più elevato nel quartiere 4, dove raggiunge il valore di 3,7%, più basso nel 3 (1,1%). Nel quartiere 4 si evidenzia quindi una situazione in cui il tasso di attività giovanile è alto e sono elevati anche il tasso di disoccupazione e il tasso di disoccupazione di lungo periodo.
Viste le peculiarità riscontrate nel quartiere 4 e la conseguente necessità di indagare in maniera più accurata le dinamiche occupazionali in questa parte del Comune, durante il mese di Gennaio 2004 verrà effettuata una rilevazione ad-hoc sul quartiere 4, ampliando notevolmente il campione. Ciò permetterà anche di studiare in maniera più approfondita nuove metodologie per migliorare l'accuratezza delle stime di quartiere. Altra situazione interessante è quella del Quartiere 3 che fa registrare il più elevato tasso di disoccupazione giovanile e il più basso tasso di disoccupazione di lungo periodo: ciò indica un elevata presenza di giovani disoccupati ma che riescono a collocarsi nel mercato del lavoro più velocemente rispetto ai residenti negli altri quartieri.
Tramite analisi statistiche più avanzate è stato esplorato il mondo dell'occupazione in modo più particolareggiato. E' risultato primo fattore discriminante nei confronti dell'occupazione l'età del soggetto: sotto i 34 anni o sopra i 35 anni. Per i più giovani al secondo posto risulta essere il sesso, al terzo posto il numero di componenti familiari, per le femmine, e titolo di studio per i maschi. Per chi è sopra i 35 anni sono lo stato civile (i non coniugati risultano meno occupati) ed il quartiere di residenza (il quartiere 4 è quello in cui la percentuali di non occupati è più elevata) a definire l'appartenza al gruppo degli occupati piuttosto che a quello dei non occupati.
Viene inoltre presentato uno studio più dettagliato relativo ai profili degli occupati fiorentini. E' proposto un quadro sul luogo nel quale i residenti del Comune prestano la propria attività lavorativa: il 78,6% lavora a Firenze, il 13,7% in altro comune della provincia, il 3,5% in altra provincia mentre non ha luogo abituale di lavoro il 4,1% dei residenti occupati. Per luogo di lavoro abituale è anche proposta una panoramica del tipo di attività svolta sia in termini di branca di attività economica che di tipo di occupazione.
Nel comune di Firenze la proporzione di famiglie residenti in possesso di un personal computer è del 60,6%, superiore di 4,6 punti percentuali nel Quartiere 2 e inferiore di 7,2 nel 4. L'80,3% dei proprietari di personal computer effettua collegamenti ad internet; in particolare circa l'86,1% nelle fasce d'età inferiori a 55 anni, il 75,8% tra 55 e 64 anni e il 68,6% nell'ultima fascia. Nel Quartiere 4, oltre ad avere una minor presenza di PC rispetto agli altri quartieri, si registra anche un inferiore utilizzo di internet.
Nei quartieri 1 e 2, dove l'occupazione è più alta, sono più frequenti i collegamenti in rete. Collegamenti del tipo "ADSL", più costosi ed efficienti, sono adoperati più dagli uomini che dalle donne: scelti dal 9,0% degli utenti uomini e dal 6,2% delle donne.Circa il rapporto trimestrale relativo al mese di Ottobre 2004, la rilevazione si è svolta durante la seconda settimana di ottobre ed ha coinvolto circa 1400 residenti nel Comune, secondo uno schema di rotazione per cui lo stesso individuo viene intervistato nuovamente dopo 3, 12 e 15 mesi.
Ovviamente i dati riguardano l'intero territorio comunale e non è possibile scendere a livello di quartiere. Questo trimestre il tasso di attività si attesta al 50,8%. La media annuale 2003 era del 50,5% mentre la percentuale relativa allo stesso trimestre del 2003 era 50,9%. Rispetto al trimestre precedente il tasso è invece incrementato di 0,2 punti percentuali. Il tasso di occupazione (48,3%) rispecchia, come atteso, l'andamento appena riscontrato nel tasso di attività: rispetto sia al trimestre precedente sia alla media annuale 2003 è in aumento di 0,5 punti percentuali; tuttavia risulta essere in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto all'ottobre del 2003, quando era al 48,5%.
Il tasso di occupazione maschile si attesta al 57,1%, aumentando di 2,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Quello di occupazione femminile è in diminuzione di 1,1 punti rispetto alla precedente occasione d'indagine. Il tasso di disoccupazione scende al 4,9%. Nel trimestre precedente era il 5,4%. Rispetto ad ottobre 2003 è aumentato di 0,2 punti percentuali. Il dato risulta essere tuttavia ancora inferiore alla media annuale del 2003: 5,3%. Il tasso di disoccupazione giovanile (11,2%) pare essere in forte calo dall'aprile 2004 (quando era il 27,8%).
Anche la media annuale del tasso (17,8%) è più elevata del valore di questo trimestre. Sia il tasso di attività giovanile (44,4%) sia il tasso di occupazione giovanile (39,4%) sono in aumento rispetto all'ottobre 2004 (rispettivamente, di 1,5 e 5,5 punti percentuali) nonché rispetto al trimestre precedente (0,9 e 2,9 punti percentuali, rispettivamente). Questi dati relativi alla componente della popolazione di età inferiore ai 24 anni, devono comunque essere sempre interpretati con estrema cautela.
L'aggregato su cui si basano (i giovani disoccupati, i giovani occupati e la forza lavoro in età giovanile) ha spesso una numerosità esigua a livello trimestrale e ciò comporta che la sua stima risenta di una forte variabilità. La quota degli addetti nel settore trasformazioni industriali è il 12,7%; lo scorso trimestre era il 10,5%, mentre la media annuale 2003-2004 era il 14,2%. Notiamo inoltre una diminuzione di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.
Il settore commercio registra una quota di occupati del 19,2% sul totale, in linea con la media annuale 2003 (20,7%). A luglio 2004 il valore registrato era del 21,8%. Si registra tuttavia un incremento rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, quando la percentuale era del 17,7%. La percentuale di imprenditori passa dal 4,4% di ottobre 2003 al 3,1%. Un'altra diminuzione riguarda i lavoratori in proprio che sono passati dal 9,4% al 7,2%. Rispetto a luglio 2004 è interessante notare come i lavori a progetto ed i contratti di collaborazione siano incrementati passando dal 3,2% al 4,3%.
A fronte di questo aumento vediamo una flessione rispetto a luglio 2004 di -2,4 punti percentuali nei lavoratori in proprio ed un aumento di solo +0,1 punti percentuali di chi si dichiara libero professionista. Analizzando l'occupazione per fascia d'età, rispetto al trimestre precedente la percentuale di occupati sotto i 24 anni è aumentata dal 33,9% al 39,4% (il valore registrato a ottobre 2003 era il 34,1%). Rispetto al trimestre precedente c'è stato un aumento anche tra gli occupati nella fascia d'età 25-34 anni, passando dal 74,9% all'82,7% (in questo caso, il valore dell'ottobre 2003 era l'82,9%).
Entrambi questi risultati hanno contribuito alla crescita del tasso di occupazione. Altro dato interessante è l'incremento del numero di occupati nella fascia d'età 55-64 anni (si passa dal 26,9% di ottobre 2003 al 28,2% di luglio 2004 per finire al 30,8% di questo trimestre).