La Toscana ha una nuova legge sul governo del territorio. Il Consiglio regionale, dopo un lungo dibattito, ha approvato definitivamente il testo della cosiddetta ‘super 5’. Hanno votato a favore Ds, Margherita, Sdi, Verdi e Comunisti italiani, mentre i gruppi di centro-destra (Forza Italia, Alleanza nazionale e Udc) hanno votato contro e Rifondazione comunista si è astenuta. La legge riscrive secondo un quadro unitario tutta la normativa regionale che ha come minimo comune denominatore il territorio, e riguarda quindi in primo luogo urbanistica e edilizia, ma anche sviluppo sostenibile, paesaggio, aree rurali.
Rispetto alla normativa precedente, si introducono nuovi meccanismi, come il “procedimento unificato”, che deve riguardare indifferentemente tutti gli atti che hanno effetti sul territorio, la “valutazione integrata”, che oltre agli aspetti ambientali considera anche quelli sociali, economici e sanitari, e la “conferenza paritetica interistituzionale”, che avrà il compito di dirimere le eventuali controversie tra i diversi enti competenti, riducendo gli iter burocratici. Nel testo finale sono stati accolti alcuni emendamenti di natura tecnica presentati dai consiglieri Nicchi (Ds), Simonti (Ds) e Barbagli (Rifondazione), mentre è stato respinto un emendamento di Forza Italia e Alleanza nazionale (primo firmatario Piero Pizzi), che voleva rafforzare le competenze degli enti locali nelle aree contigue ai Parchi.
Al termine del dibattito, sono intervenuti per dichiarazione di voto Maurizio Dinelli (FI), Pieraldo Ciucchi (Sdi), Giovanni Barbagli (Rifondazione comunista), Erasmo D’Angelis (Margherita), Fabio Roggiolani (Verdi), Franco Banchi (Udc), Sirio Bussolotti (Ds), Luciano Ghelli (Comunisti italiani). (ab)