Lunedì 20 dicembre alle ore 10 presso il Palazzo comunale di Colle di Val d'Elsa il sindaco di Colle di Val d'Elsa, Paolo Brogioni e l'Imam della comunità islamica locale, Feras Jabareen firmeranno ufficialmente il protocollo d'intesa fra il comune colligiano e l'"Associazione dei Musulmani di Siena e provincia" con sede a Colle di Val d'Elsa per la gestione del nuovo centro culturale islamico. Alla cerimonia saranno presenti, oltre a Claudio Martini, presidente della Regione Toscana e Fabio Ceccherini, presidente dell'amministrazione provinciale di Siena, rappresentanti delle istituzioni a livello locale e regionale. Il protocollo d'intesa rappresenta un atto di notevole importanza politica e civile, il primo accordo fra una istituzione rappresentante dello Stato italiano e un'associazione culturale di religione musulmana per la gestione condivisa di una struttura che sarà destinata ad attività religiose e culturali. "Un atto giuridico di questo tipo - afferma Paolo Brogioni - rappresenta la volontà dell'amministrazione comunale di continuare quel processo di confronto e di rispetto reciproco intrapreso da alcuni anni, nonché una grande occasione di crescita e di scambio multiculturale per la nostra comunità nel rispetto di quei valori di tolleranza e solidarietà che da sempre sono un fondamento della società colligiana".
Il documento si fonda su fonti normative che tutelano la libertà religiosa e i principali diritti della persona umana riconosciuti dalla Costituzione italiana, ma anche da importanti atti internazionali, fra cui la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. L'articolato ribadisce il carattere pubblico delle aree concesse in diritto di superficie alla comunità islamica per la realizzazione del centro culturale, l'obbligo di iscrizione della stessa associazione "Comunità dei musulmani di Siena e provincia" nel costituendo albo cittadino delle associazioni di volontariato e promozione sociale.
Di particolare rilievo la costituzione di un comitato scientifico paritetico di garanzia al fine di concordare il programma delle attività del centro insieme all'organo esecutivo dell'associazione, verificarne l'attuazione e promuovere iniziative volte a favorire il dialogo multiculturale e multietnico. Il comitato avrà anche una funzione di controllo del bilancio del centro culturale e rappresenta l'elemento più importante del protocollo dal momento che si tratta di un organo paritario e condiviso pienamente dalle due parti contraenti.