Livorno- Acis and Galatea, la favola pastorale di Georg Friedrich Händel, sarà rappresentata per la prima volta a Livorno giovedì 16 e venerdì 17 dicembre al Teatro Goldoni con inizio alle ore 20.30.
Questa produzione nasce da un lungo lavoro di CittàLirica Opera Studio, il laboratorio permanente di formazione, specializzazione e perfezionamento per le professioni del Teatro musicale ideato e organizzato dal CEL Teatro di Livorno, dal Teatro del Giglio di Lucca e dalla Fondazione Teatro di Pisa.
Il capolavoro di Händel si colloca in questa cornice di intensa esperienza professionale per giovani artisti che, impegnati in titoli complessi, liberano le loro fresche energie creative ed espressive affrontando la molteplicità e la coerenza dei piani linguistici, musicali ed attoriali.
Inoltre, la scelta di titoli operistici inconsueti agisce come uno strumento efficace per evitare loro inopportuni confronti, stereotipi ed automatismi.
Acis and Galatea, tratta dalle Metamorfosi di Ovidio, risale al periodo in cui Händel soggiornava come direttore musicale presso la dimora del Duca di Chandos, a Cannons, dove nel maggio 1718 l’opera fu eseguita per la prima volta in forma privata. La favola, cara all’arte barocca, è fra le più poetiche dell’antichità: narra dell’amore adolescenziale fra il pastorello Aci ed una ninfa, Galatea, figlia del Dio Nereo, contrastato dal ciclope Polifemo.
Invaghito della fanciulla, questi uccide il rivale, schiacciandolo sotto un macigno: gli dei, impietositi, trasformano Aci in una fonte, perché possa perennemente cantare il suo amore.
Capolavoro del Barocco, testimonianza luminosa di un gusto e di una civiltà, questa gemma con il suo tessuto musicale terso, fatto da un lirismo a tinte nette, promana il fascino di una delicatissima arcadia. La fortuna di Acis and Galatea fu quasi immediata e duratura: vivente l’autore, conobbe almeno 50 riprese dalla prima esecuzione pubblica a Londra (1731).
E’ il primo dei 4 titoli haendeliani che Mozart studiò e riorchestrò nel pieno della sua maturità artistica, su incarico del barone Gottfried van Swieten; nella riscrittura (1788) Mozart arricchisce la strumentazione con un nuovo organico di fiati, interviene sulla scrittura delle parti corali e trasfigura l’originale nel gusto del Classicismo fine 700.
Nota singolare: per buona parte dell’ 800 furono proprio le trascrizioni di Mozart a far conoscre ed apprezzare Haendel in patria.
Per meglio seguire l’opera, saranno proposti sovratitoli in italiano, ed è già in vendita presso il botteghino del teatro il programma di sala al prezzo di 3 €.
Sono ancora disponibili posti in tutti gli ordini per entrambe le rappresentazioni; la biglietteria è aperta tutti i giorni dalle ore 16 alle ore 19; i prezzi dei biglietti vanno da € 22 a € 38.
Per informazioni: CEL Teatro di Livorno, via Goldoni, 83 tel. 0586/204290