(Firenze, 15 dicembre 2004) – Arrivando in macchina sull'A11, tra Prato e Firenze il primo impatto della città è una collinetta puzzolente. Ora si parla di affidarsi alla tecnologia dei termovalorizzatori. Anche se in Toscana si differenzia e si riutilizza fino al 32-35% e si raggiungerà facilmente l'obiettivo del 40-50% di raccolta differenziata previsto dal piano rifiuti provinciale, attualmente la discarica di Peccioli è a mezzo servizio perchè c'è un ricorso al TAR che ne blocca l'ampliamento e dal 2006 Firenze entrerà in piena "emergenza rifiuti" a causa della chiusura definitiva della discarica di Case Passerini.
Termovalorizzatore: Vis entro il 31 dicembre e individuazione della localizzazione entro fine gennaio.
Sono queste le due condizioni essenziali perché il termovalorizzatore possa essere realizzato entro il 2009.
"Altrimenti rischiamo di avere un piano industriale che è solo un libro dei
sogni -afferma Gaia Checcucci, consigliere comunale di An-
Inutile che le amministrazioni continuino a trincerarsi dietro una
tempistica troppo lunga: Firenze sta pagando i ritardi e le assurdità di
scelte politiche e ambientali sbagliate. La mancanza di un'omogenea politica di gestione dei rifiuti ha condizionato
e sta condizionando questa città.
Il passaggio da Tarsu a Tia, da tassa a tariffa, non avrebbe dovuto per
forza rappresentare un trauma per la città e i cittadini. Esso ha
comportato tra l'altro l'impossibilità per il Comune di avvantaggiarsi di
tasse nascoste (ex Eca e Iva). L'aumento dei costi è solo questione di scelte comunali errate e non è un
male inevitabile. A questo punto però è sempre più necessario accelerare i tempi di
realizzazione del termovalorizzatore che, sulla base sull'esempio dell'ex
azienda municipalizzata di Brescia, può rappresentare un'opportunità in
termini di risparmio dei costi di gestione per l'azienda, in termini di
sfruttamento di nuove potenzialità come il teleriscaldamento e di
conseguenze, un risparmio anche per i cittadini sulle loro bollette".
Il progetto di risanamento per la discarica di Case Passerini, presentato di recente da Quadrifoglio, prevede solo l'ampliamento e l'ottimizzazione entro il 2006 dell'impianto di compostaggio, attraverso la realizzazione di due nuovi edifici posti nella zona sud-ovest dell'area e la trasformazione della struttura produttiva e di maturazione del compost all'interno dei capannoni attraverso la realizzazione di biocelle, la realizzazione dell'impianto di recupero del biogas, e la creazione dell'impianto di trattamento del percolato.
Un progetto – ha dichiarato Lensi – che potrebbe non essere sufficiente a eliminare i disagi e le problematiche ambientali legate al perdurare dei lavori di smaltimento in discarica. A seguito quindi delle persistenti voci di disagio che provengono da cittadini e imprese relative alla discarica – disagi relativi ai miasmi, alle polveri e ai rischi per la salute per i residenti nelle vicinanze dell'impianto di discarica – il Consigliere Provinciale di Forza Italia Massimo Lensi, ha presentato un'interrogazione all'assessore all'ambiente della Provincia di Firenze nella quale si chiede di sapere la Provincia ha conoscenza precisa sullo stato dello smaltimento rifiuti nelle discariche in Provincia (produzione, smaltimento, costi, quota compost urbano smaltita in discarica per saturazione delle quote di mercato); se, oltre a Quadrifoglio, anche la Provincia prevede, in relazione alla discarica di case Passerini, un piano d'emergenza relativa ai disagi ambientali sopracitati e se la Provincia può indicare una data entro la quale l'ente potrebbe considerare la discarica di Case Passerini esaurita per riempimento di rifiuti urbani oppure se al contrario prevede nel tempo una riqualificazione o un differente utilizzo dell'impianto e della sua area.