“La musica è un linguaggio universale che ha il grande potere di sensibilizzare le platee sui problemi che riguardano il mondo, che riguardano quindi tutti, nel profondo. La musica e l’arte non risolvono da sole i problemi, ma la loro soluzione passa attraverso il coinvolgimento della gente, sia delle persone che prendono le decisioni, che della gente comune. Ecco perché sono qui, ed ecco perché condivido il messaggio della Festa della Toscana e partecipo con orgoglio a questa giornata”.
Lo ha detto Marco Masini, in margine allo spettacolo “Foglie di novembre”, che lo ha visto protagonista oggi pomeriggio, insieme ad altri artisti toscani e agli studenti fiorentini, di uno degli eventi clou della Festa della Toscana. “Abbiamo voluto costruire un’iniziativa corale – ha spiegato il regista dello spettacolo, Beppe Dati - che desse il senso della partecipazione degli artisti toscani allo spirito di questa Festa, dedicata alla pace e ai diritti dei bambini. La collaborazione dei ragazzi, giovani e giovanissimi, è stata entusiasmante: oltre 200 persone si sono attivate ed hanno deciso, gratuitamente, di offrire le loro energie per costruire lo spettacolo”.
Una danza sul ferimento e la cattura della colomba della pace, con i ragazzi e i bambini della Dance Performance School University in primo piano: è iniziato così lo spettacolo, che ha unito insieme, grazie ad un’unica regia e ad una griglia musicale continua, più frammenti portati in scena e cantati da Marco Masini, Aleandro Baldi, Beppe Dati, Flavio Cucchi, Arianna, Paolo Vallesi, Susy Bellucci. Il tutto inframmezzato da performance teatrali, cori, dialoghi e letture scritte dai ragazzi delle scuole fiorentine.
Nella parte finale, dedicata ai silenzi della storia e a tutte le vittime senza nome delle guerre, una rappresentazione drammatica del campo di battaglia, fino alla pietà conclusiva delle donne e alla cura della colomba della pace. Allo spettacolo hanno partecipato i cori di voci bianche di Firenze e Scandicci, i ragazzi del Laboratorio teatrale Punto Virgola e Fantasia e gli studenti del liceo Calducci, del Machiavelli-Capponi, della media Ghiberti e degli istituti professionali Morante e Cellini.
Per l’organizzazione e la messa in scena hanno contribuito lo studio Pinocchio, Jean Paul Carradori per le luci, Claudia Felicetti e Valentina Butelli per alcune scene, Roberto Rosati per il suono, Donatella Cantagallo per le coreografie, la scuola di estetica Reali Pascal e lo staff di Pino Capasso per trucco e acconciature. (ab)