L’indebitamento netto di Gruppo al 31 ottobre, pari a € 613,2 milioni, è in aumento di € 36,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2003, in riduzione di € 42,3 milioni rispetto al 30 giugno u.s. ed in linea con quello di fine settembre, considerando anche il minor ricorso alla fattorizzazione.
L’incremento dell’indebitamento rispetto al 31 dicembre 2003, è dovuto al finanziamento del maggior valore del capitale circolante, su cui ha influito la componente esogena della forte crescita del prezzo della materia prima rame.
Gli importi sono al netto delle operazioni di fattorizzazione pro-soluto di crediti commerciali per € 105,2 milioni a fine 2003, per € 117,7 milioni a fine giugno, per € 106,7 milioni a fine settembre e per € 104 milioni a fine ottobre.
Tra i debiti verso banche è compreso un finanziamento erogato da Mediobanca a KME AG per 50 milioni di Euro.
Mediobanca è azionista di GIM SpA (con una quota del 2,79% sulle azioni ordinarie) ed è membro del Sindacato azionario di blocco che detiene il 48,07% del capitale ordinario.
Gli affidamenti bancari in essere sono utilizzati sostanzialmente per il loro intero ammontare.
A fine settembre 2004 permangono richieste di rientro riguardanti una parte marginale (€ 4,2 milioni) dell’indebitamento della controllata francese Tréfimétaux S.A. Le scadenze di natura previdenziale e tributaria sono correttamente rispettate.
Per quanto concerne quelle commerciali, le posizioni scadute ammontano a € 4,8 milioni.
In data 11 novembre 2004 é stata notificata alle società controllate KM Europa Metal AG, Europa Metalli SpA e Tréfimétaux SA la seconda sanzione comminata dalla Commissione Europea per complessivi 67 milioni di Euro.
In caso di presentazione del ricorso, entro l’11 febbraio 2005 occorrerà rilasciare una fideiussione bancaria a garanzia del pagamento; a tale proposito è stata avanzata richiesta agli Istituti di credito nell’ambito del programma di ristrutturazione finanziaria in corso di negoziazione.
Si ricorda che è già stata rilasciata una fideiussione, relativamente alla prima sanzione, per un ammontare di 27 milioni di Euro.