Il programma si apre alle ore 11 con il secondo dei film della trilogia del regista francese Pierre Coulibeuf che presenta - per la sezione «cinema & arte» - Somewhere in Between (Francia/Belgio, 2004, Senza dialoghi), trasposizione cinematografica di un’opera di Meg Stuart. La coreografa americana ricrea i comportamenti, le posture e i gesti quotidiani, carpiti a chi vive ai margini della società, mettendo in luce quei movimenti che normalmente nessuno si sofferma a considerare. Figure carpite dalla realtà diventano materia per una ricerca in cui il regista cerca di definire quello spazio fuggevole e incerto che si colloca tra il cinema e la danza.
Alle ore 15 per la sezione «Filmare la musica» Play di Massimo D’Anolfi (in prima italiana (Italia, 2004, in italiano), protagonista Ennio Nicotra, considerato uno dei migliori insegnanti di direzione d’orchestra d’Europa.
La videocamera segue Nicotra e tre dei suoi allievi durante una giornata di lezione. L’obiettivo è quello di tradurre in immagine la passione ed il rigore che si nascondono dietro il mestiere di direttore d’orchestra. Tra gli allievi Antonio Ballista, pianista e direttore di fama internazionale.
A seguire, alle ore 15.30 sempre di Coulibeuf Les guerriers de la beauté (Francia, 2002, in francese con sottotitoli inglesi). Il film, nato dall’incontro tra il regista francese ed il coreografo fiammingo Jan Fabre è un adattamento dell’immaginario del coreografo, una fantasmagoria ispirata alle sue creazioni, in cui un’improbabile Arianna in abito da sposa guida lo spettatore in un mondo di metamorfosi e doppie personalità.
Si chiude in bellezza con alle ore 17 con Gaudeamus di Lev Dodin (in russo con sottotitoli in italiano, sezione «Filmare il teatro»); il maestro Lev Dodin, uno dei più importanti registi del teatro mondiale, viene ripreso mentre è al lavoro con i propri attori durante l’allestimento dello spettacolo “Gaudeamus”.