E' il bilancio dell'operazione 'Tahurus' della Guardia di Finanza di Firenze, che ha stroncato un traffico di merce contraffatta diretto negli Stati Uniti. Le fiamme gialle hanno recuperato borse, scarpe, portachiavi, portafogli, portacosmetici, oltre ad accessori, codici a barre, certificati di garanzia, scatole e buste per il confezionamento che recavano i marchi di note griffes della moda tra cui Gucci, Ferragamo, Fendi, Chanel, Prada e Christian Dior. L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Fedele La Terza, e' partita nel luglio scorso, a seguito dell'esame di alcune spedizioni verso gli Usa di merce contraffatta con il marchio Prada.
La sfilata con la quale Albion ha presentato nelle vie di Firenze e in Piazza della Signoria le sue linee di moda per la primavera estate del 2005 ha riservato molte sorprese e “fuori programma”.
Attorniato da undici splendide modelle (”spaziatrici “ come lui esige che siano chiamate in quanto rappresentanti la bellezza di ogni razza e nazionalità) Albion ha arricchito la rutilante manifestazione con un ballo di sua creazione.
Svolgendosi e avvolgendosi con le ragazze in una lunga striscia di coloratissima stoffa, ha impresso a questi movimenti dei particolari ritmi. Nasce così, e Albion lo propone alle serate dei giovani in discoteca, “il ballo della catena” dove l’uomo e la donna si incatenano a vicenda, di volta in volta, in vincoli stretti ma provvisori.
C’è, in questa invenzione, tutta la filosofia di Albion, il suo scetticismo dinanzi alle regole della società contemporanea che lui vorrebbe sostituire da quella sorta di modello futuribile denominato “Trenta regole” e codificato nel 1978 in un libro che ha conosciuto il successo di un gran numero di edizioni e di aggiornamenti e di una versione in lingua inglese.
Ne ricordiamo il folgorante incipit: “L’uomo nasce nudo, padrone soltanto del suo corpo e della sua mente. L’uno e l’altro resteranno sua proprietà per l’intero arco di tempo che la sorte gli concederà di trascorrere sul pianeta Terra”.
Albion si propone costantemente di colpire la fantasia della gente. Così la folla che si è assiepata lungo il suo passaggio nella mattinata di sabato e gli è fatta attorno in Piazza della Signoria in un lampeggiare di flashes e in mulinare di telecamere , si è rallegrata davanti al suo particolarissimo abbigliamento, e al cappello a forma di mappamondo sormontato da quella bandiera americana che il celebre personaggio non dimentica mai di esibire.
Non poteva mancare l’ultimo slogan: “Il farmaco migliore per la nostra salute fisica e mentale: lavorare gioiosamente e senza egoismi per creare benessere a tutti, a noi e al nostro prossimo”. E non si può negare che c’è in queste parole un sincero altruismo.
