Un Centro di prima accoglienza per il riconoscimento e la valutazione dell’abuso sui bambini e gli adolescenti, inserito in una rete territoriale di servizi. E’ il traguardo su cui l’Ospedale Pediatrico Meyer è impegnato in sinergia con le istituzioni e le associazioni locali che operano nel settore. E’ emerso nel convegno avvenuto nell’Aula Magna del Meyer gremito di pubblico, sul tema “Riconoscere l’abuso nel minore”. Un confronto tra amministratori, pediatri, neuropsichiatri, rappresentanti delle forze dell’ordine, della magistratura, operatori sociali e sanitari.
Ad aprire la mattinata è stato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer, Paolo Morello: “Abbiamo alcuni obiettivi e quindi in parte responsabilità specifiche relative a un punto di osservazione forte che è il Pronto Soccorso. Ciò significa due cose. La prima è che dentro al Meyer ci deve essere un servizio di riferimento per questo argomento con all’interno professionalità che hanno maturato un curriculum specifico di alto profilo. Questo lo abbiamo”. Secondo presupposto, prosegue Morello, “è che tutto il personale di Pronto Soccorso abbia una competenza specifica non solo strettamente sanitaria nel riconoscere segni e sintomi riconducibili a violenze e abusi sui minori, ma anche una preparazione e sensibilità nell’approccio con il nucleo famigliare o all’interno delle dinamiche ove si è sviluppato questo tipo di problematiche.
E questo è il nostro impegno prioritario interno. Ma un altro aspetto rilevante è il contributo a far crescere in ambito metropolitano il valore del tavolo interistituzionale. Da questo punto di vista dobbiamo ringraziare fortemente la grande sensibilità espressa da tutte le autorità istituzionali che costituiscono il tavolo a partire dall’assessore Daniela Lastri, sottolineando come espressione di questo lavoro pluriennale sviluppato sinora sia stata anche la giornata odierna che ha visto presenti tantissimi operatori e rappresentanti della collettività cittadina”.
L’assessore alla pubblica istruzione e politiche minorili del Comune di Firenze Daniela Lastri, nel suo intervento, oltre a ricordare l’organizzazione del tavolo permanente contro la violenza, il maltrattamento e l’abuso in danno ai minori con funzione di coordinamento, definizione delle strategie e gestione dei progetti, ha sottolineato come nel 2003 sia stato “approvato un protocollo d’intesa con varie istituzioni locali nel quale il Comune di Firenze è capofila. Sulla base di questo accordo vi è la volontà di un coordinamento degli interventi nei confronti dei minori.
Tra questi sono stati attivati percorsi di formazione congiunti per operatori che vivono a stretto contatto con i minori. In questi anni infatti sono stati attivati molti corsi di formazione per insegnanti o dirigenti scolastici ed educatori degli asili nido ma anche del personale socio sanitario e dell’area della giustizia”. “Per raggiungere l’obiettivo dell’integrazione – ha evidenziato l’assessore - è fondamentale il ruolo della formazione, che non deve essere intesa in maniera episodica, o estemporanea, ma come metodo permanente che accompagni e sostenga costantemente gli interventi, in una logica di lavoro progettuale e di coordinamento tra gli enti”.
L’assessore Lastri ha infine ricordato la nascita, avvenuta nel 2000, del “Centro Sicuro” rivolto ai minori fino a 14 anni di età abbandonati per strada, che hanno commesso reati o vengono sfruttati. Al convegno hanno partecipato Vincenzo Indolfi, Questore di Firenze, Ernesto Caffo, neuropsichiatra infantile dell’Università di Modena fondatore del Telefono Azzurro, Gianfranco Casciano del Tribunale dei minorenni e altri rappresentanti di enti ed istituzioni che da anni lavorano contro gli abusi e i maltrattamenti dei minori.