La Stagione teatrale 2004-05 del Teatro Della Limonaia di Sesto Fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 novembre 2004 23:44
La  Stagione teatrale 2004-05 del Teatro Della Limonaia di Sesto Fiorentino

Nel panorama dei teatri fiorentini la Limonaia, fortemente sostenuta da Sesto Idee, si riconferma anche quest’anno luogo di novità e di primizie. Dei circa trenta titoli che verranno proposti tra dicembre e marzo oltre la metà sono prime assolute, spettacoli nuovi di zecca, che si portano addosso l’emozione fresca dell’artista, la sua necessità viva dell’incontro e della verifica con il pubblico. La scelta, niente affatto scontata in una stagione che si profila difficile a causa della crisi economica del paese, è netta e convinta, anche grazie ai risultati straordinari della stagione 2003, che ci ha premiato con oltre 14.000 spettatori.

Ma si tratta di una conferma: da quasi vent’anni siamo un teatro di produzione, grazie alla sinergia storica con il Lab 9, alla nostra stessa forza produttiva (Intercity) e alla più recente presenza di Company Blu.

LA LIMONAIA: UN VIVAIO DI ARTISTI IN MOVIMENTO
Altra caratteristica della stagione è quella di offrire una carrellata su artisti che sono nati alla Limonaia per poi intraprendere un loro percorso autonomo, e che ritornano con produzioni in cui anche i classici schemi produttivi del passato vengono ripensati.

Dunque Nativi non dirige più il Lab 9, ma collabora con Silvia Guidi (Twins, dal 14 al 16 gennaio), mentre il Lab 9 va in scena con una produzione diretta da Luca Camilletti (Fine, dal 3 al 12 dicembre) e con un progetto di Silvano Panichi e Andrea Mitri (Fuorigioco di rientro, dal 26 al 30 gennaio), e intanto Anna Meacci debutta con un lavoro a due mani con Luca Scarlini (Romanina, dal 9 al 20 febbraio). Il tutto in una prospettiva artistica che investe sul futuro: innanzi tutto con gli Under & Over, i nuovi autori (Sixsters, 23 gennaio), ma anche con i progetti dei teatranti più giovani: un autore, Marco Calvani, e due registi, Serena Mannelli e Michele Panella, che mettono alla prova il loro nuovo spettacolo prima del debutto londinese (La vita bassa, 25,26,27 febbraio).

Ma stando attenti a non divenire scioccamente consumistici, e dunque aperti a ospitare i bei lavori che già ci mancano, ri-accogliendo Leonardo Capuano e Renata Palminiello (Due, 11 e 12 marzo). Mentre altri artisti storici del teatro sestese sono in scena già da novembre, come Monica Bauco che legge Verga per la Biblioteca Ragionieri (Leggere i classici, il 16 e 22 novembre e il 7,14,e 21 dicembre), o stanno per andarci, come Barbara Nativi che cura la serata dedicata a Mario Luzi all’interno del progetto di Interart (Da Hystrio, 22 dicembre).

LA LIMONAIA: UN CARTELLONE CHE DANZA
Innanzi tutto grazie a Company Blu Danza, che si presenta con Danze d’inverno (17 e 18 dicembre) rassegna che trova echi in una programmazione parallela a Can.go: le due serate alla Limonaia prevedono ben sei performances di grande livello, che coinvolgono artisti come Raffaella Giordano per Sosta Palmizi, Daniele Albanese, Elena Borra, Bonnie Eldredd, Ariella Vidach e Claudio Prati, Massimiliano Barachini, Paola Lattanzi , Giada Bevilacqua, in un susseguirsi di proposte nuove ed incalzanti.

La compagnia torna poi in scena in marzo con l’anteprima della sua nuova produzione (Viso mon amour, 18 e 19 marzo), singolarmente destinato ad indagare sul volto, strumento del quotidiano faccia a faccia con il mondo.
Ma la Limonaia danza anche grazie ai progetti con la Fondazione Toscana Spettacolo che ci regala per Natale un inedito Balletto di Toscana in versione Junior (Stili con stile, 20 dicembre).

LA LIMONAIA: FIN DA RAGAZZI
E che ci aiuta anche a presentare una ricca programmazione di danza rivolta ai ragazzi, attraverso la rassegna A Piccoli passi, a cura appunto di Fondazione Toscana Spettacolo: dopo l’esordio con lo spettacolo di Florence Dance Company per la Festa della Toscana (La pace inizia con me, 22 e 23 novembre), e una conferenza spettacolosa del Balletto di Toscana (Lo sviluppo della danza nella storia, 20 e 21 dicembre), la rassegna chiude con il curioso passeggiare nella scienza di Company Blu (Transformer, 14 e 15 marzo).

Accanto alle matinées di fiabe (Lo sceicco cieco, dal 14 al 16 dicembre, a cura di Lab 9) l’altra grande proposta ragazzi è quella ormai storica delle domeniche a teatro, prese ormai ad esempio anche dagli altri teatri: Pupaia propone doppio spettacolo, prima i Pupi di Stac, poi una fiaba del percorso sulla narrazione che Lab 9 e Limonaia portano avanti da anni. Si inizia con Caterina e l’orchessa e Abdallah di terra e Abdallah di mare (20 febbraio), per proseguire con Stenterello e l’albero parlante e Lo sceicco cieco (27 febbraio).

In marzo è la volta di Giovannin senza paura e Il Leone e il Falegname (6 marzo), La storia di Prezzemolina e I vestiti nuovi dell’imperatore (13 marzo), e infine di Il drago dalle sette teste e Abdallah di terra e Abdallah di mare (20 marzo). Da segnalare anche un pomeriggio speciale con la Biblioteca Ragionieri in occasione della giornata della Pace, con una proposta rivolta ai ragazzi e agli adulti di diverse culture ed etnie (Pomeriggio di pace: voci dal mondo (8 dicembre dalle 15,30).

E, per gli adolescenti, il concorso dei Giovani critici, giunto alla 6° edizione e spostato sulla stagione teatrale per ragioni di praticità rispetto agli impegni scolastici dei ragazzi: un viaggio premio offerto da Mobiltravel alla migliore recensione (premiazione, il 4 maggio alle 18).

LA LIMONAIA: UN CARTELLONE SPECIALE
Tra i progetti speciali un 8 marzo all’insegna di un’esilarante versione in travesti del notissimo Le cognate di Michel Tremblay (I cognati, 8 e 9 marzo); Precipitevolissimevolmente (6 marzo), serata speciale tra cinema e teatro dedicata ai corti del giovane videomaker Daniele Riccioni, alla presenza degli artisti della Limonaia che ad essi hanno collaborato; ma anche la ripresa a Carnevale dell’operina della Pianella diretta da Rita Serafini (2,3,4,5 febbraio), reduce da una prestigiosa presentazione al Ridotto del Comunale.

E infine in maggio i Saggi del Lab 9, con gli allievi del terzo anno che si diplomano su un testo di Peter Weiss (Studio su Marat Sade, 6 e 7 maggio), quelli del secondo che affrontano la selezione finale della scuola su brani classici (Scene da Shakespeare, 2 maggio) e i lavori di creazione dei due corsi di primo anno, il pomeridiano (A quadretti, 11 maggio) e il serale (Puzzle, 12 maggio). LA LIMONAIA: UNA FERITA Unico grande rammarico, unica nota cupa, la cancellazione dal programma di Binario morto di Letizia Russo, produzione Limonaia-Biennale di Venezia 2004, che avrebbe dovuto, dopo una prima ostacolata e incompiuta presentazione veneziana, debuttare a gennaio: la tragica morte di Gabriele Venturi, uno degli attori più promettenti ed amati del nostro teatro, ha spinto Barbara Nativi (che aveva già dovuto abbandonare le prove a un mese dal debutto) e Dimitri Milopulos (che aveva con amore portato in scena il gruppo alla Biennale) a rinunciare definitivamente al progetto.

In evidenza