(23 novembre 2004) – Giovedì 25 novembre, dalle ore 10, nel Consiglio provinciale verrà trattata una domanda d’attualità del consigliere Renato romei sulla chiusura della Casa del Popolo di Casellina, nel comune di scandicci.
A seguito di un indagine dei Carabinieri di Scandicci, con un’ordinanza della Questura di Firenze è stata sospesa la licenza per le attività di bar della Casa del Popolo di Casellina. Le motivazioni dell’ordinanza sono: “ritrovo abituale di cittadini extracomunitari pregiudicati per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, registrando una notevole recrudescenza di reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, di furti e di risse”.
Il consigliere Romei chiede al Presidente e alla Giunta Provinciale se sono a conoscenza di tale decisione.
Quali azioni intende intraprendere la Provincia di Firenze al fine di contribuire al superamento delle difficoltà che questa Casa del Popolo ed il Comune di Scandicci sono costretti a subire essendo questa struttura sede di partiti politici (Democratici di Sinistra e Rifondazione Comunista), della Camera del Lavoro, di Associazioni di Volontariato e luogo abituale di frequentazione da parte di tanti cittadini di Scandicci.
«Perché mai le Case del Popolo dovrebbero essere il ‘Porto Franco’ per l’illegalità?» Se lo chiede il Vicepresidente di Alleanza Nazionale in Regione Toscana Achille Totaro, che oggi presenta un’interrogazione al Presidente della giunta regionale Martini sulla chiusura del bar del Circolo Arci di Casellina chiedendo che la Regione sospenda i finanziamenti destinati a quella Casa del Popolo nell’ambito del Progetto regionale ‘Porto Franco’.
«E’ inaccettabile la polemica portata avanti dal sindaco di Scandicci e dal Consigliere regionale dei Ds Filippo Fossati – commenta Totaro – per un provvedimento che il Questore ha elevato dopo una marea di segnalazioni sulla presenza di attività di spaccio e di vandalismi da parte di pregiudicati giunte persino da parte della stessa Casa del Popolo, tanto la situazione era insostenibile.
D’altronde più volte le forze dell’ordine lì avevano fermato persone per spaccio di droga o per rissa, ma questi individui alla fine sono sempre usciti indenni da questi provvedimenti. Il Questore, chiudendo il bar del circolo per 15 giorni, ha fatto la sola cosa prevista in tutta Italia e la sola possibile per tutelare i cittadini e gli stessi frequentatori della Casa del Popolo, liberandoli da presenze criminali. Anziché gridare allo scandalo, la sinistra avrebbe dovuto prendere le distanze dall’illegalità».
Totaro ora chiede che la Regione Toscana ritiri i finanziamenti alla Casa del Popolo di Casellina: «Sarebbe indecente che la Regione continuasse a finanziare quel luogo con il pretesto del progetto d’integrazione chiamato appunto ‘Porto Franco’.
Per ora la Casa del Popolo di Casellina si è rivelata ‘Porto Franco’ solo per l’illegalità. Se questa è l’idea di tolleranza e integrazione di questa sinistra, se tutto va bene siamo rovinati. Chiedo a Martini di ritirare l’erogazione di fondi pubblici finché non verrà ripristinata la legalità in quel luogo».