Affreschi di uomini, storie di mondi, ritratti di sguardi, incanto di parole lontane, storie vere; in altre parole, questo è Il Festival dei Popoli che nato nel 1959, nel clima di fervore culturale segnato dallo presenza a Firenze di Giorgio La Pira, e per iniziativa di un gruppo di specialisti del cinema e di studiosi di scienze umane ,interessati al cinema documentario ed alle sue connessioni con la ricerca socio-antropologica., è ancora oggi l'unica istituzione italiana che si occupi, come oggetto privilegiato di ricerca, del film di documentazione sociale.
La rassegna fiorentina riceve il sostegno e il patrocinio del Ministero del Turismo e Spettacolo e delle amministrazioni pubbliche toscane ed è considerato una delle manifestazioni cinematografiche di maggior serietà e di apertura culturale a livello internazionale.Con un programma particolarmente ricco, e accompagnato da un ritrovato spirito documentaristico nel cinema internazionale, il Festival dei Popoli saluta la sua 45^ edizione: oltre 80 documentari, tavole rotonde, eventi speciali ed ospiti internazionali; dal Ruanda alla Palestina, dalla Basilicata all’Europa dell’Est, dall’India all’Iraq.
Come di consueto il Festival - veicolo di inediti reportage e documentari - apre le frontiere a tutte le realtà che hanno qualcosa da narrarci, senza distinzione di razza e di genere. La rassegna si muove attraverso i due concorsi, quello internazionale e quello italiano, e sei sezioni tematiche: il Presente Documentato, Filmare la Musica, Cinema e Arte, Filmare il teatro, Cinema in Prigione ed Il film etnografico ieri ed oggi, in memoria di Jean Rouch, che del Festival fu amico e collaboratore.Si parte il 26 novembre per finire il 2 dicembre, con la cerimonia di premiazione.
Cinque le sale di proiezione: Cinema Alfieri (via dell’Ulivo 6), Auditorium Stensen (viale Don Minzoni 25), Istituto Francese (Piazza Ognissanti 2), Aula magna San Clemente (Facoltà di Architettura, via Micheli 2), Sala video Gian Paolo Paoli (Borgo Pinti 82 R).
AL