Si è tenuta a Tizzano (Parma) l'Assemblea della Federazione Italiana Volo Libero. Hanno partecipato oltre 60 delegati provenienti da ogni regione d'Italia, in rappresentanza dei tanti club di piloti che praticano il volo in deltaplano e parapendio, detto "libero" perché senza motore. Importanti cambiamenti si annunciano in tutto il mondo del volo dopo che lo scorso 13 ottobre il Presidente del Consiglio ha firmato il decreto di riassetto dell'AeCI, Aereo Club d'Italia, l'ente morale e federazione del CONI che ingloberà le Federazioni Sportive Aeronautiche (FSA), in rappresentanza di altrettante discipline aeree, vale a dire il volo a motore, aliante, volo libero, volo ultraleggero, volo acrobatico, paracadutismo, pallone e mongolfiera,aeromodellismo, costruzione amatoriale e restauro storico.
In questo panorama la FIVL è forte di 116 club con 5000 piloti attivi e 40 scuole dove in 25 anni hanno conseguito l'"Attestato VDS", detto impropriamente "brevetto", oltre 24.000 piloti. Si tratta della più profonda riforma nei cinquant'anni di storia dalla legge istitutiva dell'AeCI. L'immediata conseguenza è che ciascuna FSA e le associazioni ad essa collegate dovranno in tempi brevi dotarsi di uno statuto guidato dai principi informatori contenuti in quello dell'AeCI e nella legge Melandri di riordino del CONI.
Anche gli statuti degli Aereo Club locali, svincolati dal limite di uno solo per provincia, dovranno adeguarsi a quello dell'AeCI rinnovato. A questa inderogabile riforma si è arrivati dopo una contrastata storia tra AeCI e FSA durata oltre vent'anni, fino all'intervento della Federazione Aeronautica Internazionale e l'esplosione del cosiddetto "caso Italia". Ne è seguito il vero commissariamento dell'ente, lo studio di un nuovo statuto, modificato più volte, fino alla definitiva stesura ora firmata dal Presidente del Consiglio.