Un ciclo di quattro incontri pubblici sugli impatti ambientali delle cantierizzazioni per l’Alta Velocità nel capoluogo toscano
Altri workshop su Direttiva Europea e rumore ambientale a Pisa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2004 13:06
Un ciclo di quattro incontri pubblici sugli impatti ambientali delle cantierizzazioni per l’Alta Velocità nel capoluogo toscano<BR>Altri workshop su Direttiva Europea e rumore ambientale a Pisa

Due tunnel di sette km praticamente perpendicolari alla falda acquifera, con beni storici e architettonici sulla verticale; una nuova stazione sotterranea nelle immediate vicinanze del letto del torrente Mugnone; uno scavalco ferroviario a tre piani fra Rifredi e Castello; tre grandi cantieri attivi per anni a Rifredi, a Belfiore-Macelli, a Campo di Marte; movimentazione di milioni di metri cubi di terra scavata e di inerti da costruzione, di centinaia di migliaia di tonnellate di acciaio, cemento e conci prefabbricati; un consumo di milioni di litri d’acqua al giorno; interventi in superficie (nuova viabilità, un corridoio attrezzato con capolinea a Firenze Nova, nuovi parcheggi a ridosso del centro storico).
Degli effetti della cantierizzazione AV si parlerà a partire da venerdì 19 novembre alle 17 a Firenze presso la sede dell’ARPAT in Via Niccolò Porpora 22 (zona di Porta al Prato).

Relatore del primo incontro il dott. Stefano Rossi, responsabile della Sezione Grandi Infrastrutture di Mobilità dell’Agenzia Regionale, che tratterà il tema “L’Alta Velocità ferroviaria a Firenze e le opere connesse: illustrazione generale dei progetti in relazione agli impatti ambientali e alle misure di prevenzione, di monitoraggio e di controllo”.
Seguiranno, i primi tre venerdì di dicembre, alla stessa ora, appuntamenti tematici dedicati ai singoli impatti:
· Venerdì 3 dicembre, ore 17, sede dell’ARPAT, Via Niccolò Porpora 22, dott.

Donato PIATTOLI, “L’Alta Velocità ferroviaria a Firenze: gli impatti sulla viabilità e sulla qualità dell’aria”;
· Venerdì 10 dicembre, ore 17, sede dell’ARPAT, Via Niccolò Porpora 22, dott. Andrea POGGI, “L’Alta Velocità ferroviaria a Firenze: gli impatti sulla qualità acustica”;
· Venerdì 17 dicembre, ore 17, sede dell’ARPAT, Via Niccolò Porpora 22, dott. Stefano ROSSI, “L’Alta Velocità ferroviaria a Firenze: gli impatti idrogeologici”.
Il numero dei posti disponibili è limitato.
E’ richiesto quindi di prenotare la presenza - per ogni singolo incontro - presso la segreteria dell’Associazione di volontariato Idra, comunicando il proprio nominativo ai numeri 055.233.76.65 o 320.161.81.05, oppure scrivendolo all’indirizzo e-mail idrafir@tin.it.

L'Associazione Italiana di Acustica, con la collaborazione di diversi enti (EAA, IMAGINE, CNR, ARPAT, Regione Toscana), organizzano due manifestazioni internazionali: un seminario in lingua italiana sulla direttiva europea riguardante il rumore ambientale ed un seminario in lingua inglese su analoghe tematiche.
Le due manifestazioni si terranno il 18-19 novembre 2004 a Pisa, presso l'area della ricerca del CNR di Pisa.
Tali manifestazioni rappresentano un occasione unica nel panorama italiano per affrontare le tematiche legate ai futuri obblighi imposti dalla normativa europea e per confrontarsi sui problemi da essi derivanti anche con esponenti degli altri paesi dell'Unione Europea e fornisce quindi un importante occasione di crescita anche professionale.
La Direttiva 2002/49/CE introduce nuovi obblighi in tema di acustica ambientale e contiene altresì alcune importanti innovazioni concernenti la misura e la valutazione del rumore, che vanno ad intaccare aspetti non secondari del nostro ordinamento normativo in materia.
D’altra parte la scadenza relativa al recepimento della Direttiva da parte degli Stati dell’Unione Europea è già trascorsa, essendo stata fissata per il 18 luglio 2004.
Il Gruppo di Acustica Ambientale dell’Associazione Italiana di Acustica con il contributo della Regione Toscana hanno quindi ritenuto opportuno cogliere questa occasione per promuovere una riflessione da parte di tutti coloro che a vario titolo si occupano del problema, al fine di esaminare in modo puntuale quali aspetti dell’attuale legislazione (legge quadro e decreti applicativi) dovranno essere soggetti a modifica o integrazione.
Nel contempo l’iniziativa avrà anche la funzione di valutare criticamente l’applicazione delle norme che in questi otto anni sono state emanate, individuandone sia gli indubbi aspetti positivi (che hanno consentito una notevole crescita di attenzione e di impegno verso questa dimensione ambientale), sia gli aspetti deboli (che hanno determinato incertezze e reso difficoltoso il compito di chi ne ha voluto dare una seria interpretazione).
Ovviamente i promotori non intendono assumersi un ruolo che Workshop su Direttiva Europea e rumore ambientale compete unicamente agli organismi istituzionalmente preposti (in primis il Ministero dell’Ambiente) ma, al contrario, si propongono di sollecitare tutte le voci più qualificate ed interessate ad esprimersi, per fornire quel contributo di analisi e di proposte necessario al fine di garantire l’elaborazione di norme ben strutturate, tecnicamente corrette e quindi di più agevole e diffusa attuazione.

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