Colpo di scena al processo sull'eccidio nazista a S. Anna di Stazzema: per la prima volta un teste tedesco ha ammesso di aver assistito alla strage. Adolf Beckert, 80 anni, artigliere della 16esima Divisione Panzergrenadier delle Ss Reichsfuehrer, ha raccontato in aula alla Spezia di aver visto i rastrellamenti compiuti dai tedeschi, la fucilazione di 150-200 fra anziani, donne e bambini e diversi cadaveri di civili dietro la Chiesa, ma di non poter riconoscere l'ufficiale che diede l'ordine di sparare.
Il legale della difesa aveva chiesto al tribunale di non ammettere la testimonianza, poiche' con essa Beckert da teste poteva diventare imputato. Di parere opposto il pm Marco De Paolis, che ha sottolineato come Beckert non abbia ammesso di aver preso parte al massacro e che non aveva responsabilita' di comando. Il presidente del tribunale militare Franco Ufilugelli ha respinto l'eccezione e la testimonianza e' proseguita. Durante la deposizione, peraltro, Beckert ha accusato un lieve malore ma poi ha continuato il suo racconto.
Molta emozione tra i sopravvissuti del massacro, presenti in aula.
“Il rischio che, con la fine di novembre, scadano i termini del mandato del nucleo bilingue dei carabinieri di cui è a capo il colonnello D’Elia deve essere scongiurato. E’ necessario e urgente un intervento del Governo, affinché il prezioso e qualificato lavoro portato avanti fino ad oggi per raccogliere prove nel processo sulla strage di Sant’Anna di Stazzema possa proseguire”. L’appello arriva dall’assessore regionale al bilancio, finanze e programmazione Marco Montemagni e va oltre il singolo caso del processo in corso alla Spezia.
“Il 6 ottobre – spiega l’assessore - la Regione e i sindaci di Stazzema e di Marzabotto hanno chiesto con una lettera al Presidente della Repubblica e ai presidenti di Camera e Senato che la collaborazione venisse confermata ma anche che, con un provvedimento urgente e straordinario, fossero rafforzati organici e mezzi oltre che del Tribunale Militare della Spezia di tutti gli altri tribunali militari che seguono le inchieste sulle stragi nazifasciste”.
“Ci sono infatti – aggiunge Montemagni – molti altri processi da celebrare, numerose altre inchieste da avviare”. “La verità sulle migliaia di vittime di quell’orrendo massacro compiuto da nazisti e fascisti durante il secondo conflitto mondiale è stata colpevolmente occultata per oltre mezzo secolo – conclude - Il Governo deve intervenire immediatamente reperendo le risorse finanziarie affinchè indagini e processi possano procedere”.