Un angolo d’Oriente nel tempio dell’house. Si chiama Mamasan ed è il nuovo spazio al primo livello Tenax: un privè dedicato all’asian style contemporaneo, con le sue contraddizioni, le sue genialità ed il suo carico di shock culturale. Dopo le performance e le esposizioni delle settimane scorse, l’appuntamento di sabato 13 novembre di Mamasan/Tenax sarà dedicato alla celebre Cerimonia del Tè: una vera e propria arte della cultura giapponese, tramandata nei secoli, che rivivrà nel Mamasan attraverso uno dei suoi massimi cultori, il maestro Soucho della Scuola di Enshuryu.
Grandi ospiti anche per quanto riguarda la colonna sonora, del Nobody’s Perfect di sabato prossimo: da Parigi approda alla consolle della main-room D’Julz, tra i più creativi e geniali esponenti di quel “French Touch” (Daft Punk, Cassius, Dimitri From Paris…) che ha cambiato – e arricchito – il mondo della dance. It’s Wonderful, it’s Tenax!
LA CERIMONIA DEL TE’
Quello che fa della cerimonia del tè qualcosa di cosi complesso e’ soprattutto lo stato d’animo.
Quello che realmente conta non e’ certo preparare una ciotola di te’, ma farlo nella giusta disposizione di spirito. Il raggiungimento di questo risultato e’ un impegno che dura tutta la vita. Come nello Zen, gli utensili, le procedure e gli aspetti esoterici hanno valore solo come stimoli verso uno scopo più elevato, e nel tè lo scopo consiste, molto semplicemente, nel saper offrire agli invitati la massima ospitalità. Per creare un’atmosfera in cui gli ospiti si sentano a loro agio e privi di ogni imbarazzo, sono necessari anni di allenamento, perché il corpo possa eseguire tutti i movimenti in maniera del tutto naturale, in modo che la mente possa essere pronta a ogni tipo di improvvisazione creativa e appaia immediata e spontanea.
Solo cosi l’invitato non si sentira’ in debito o a disagio.
Ovviamente la Via del Te’ non e’ un’arte a sé, isolata e indipendente, basti pensare che per il raggiungimento dell’armonia fisica nel chashitsu (stanza/casa del te’) e’ necessaria una certa competenza per tutte le arti tradizionali (ikebana, sho, ceramica, ecc...).
D'JULZ
In attività dal 1992, D'julz è uno dei più originali Dj della scena underground francese, resident de La Terrazza/Discotheque da due anni.
La sua musica è un mix di house e techno, con influenze tribal, dub e funk. Assolutamente potenti i suoi set, da cui traspare l'abilità e l'eclettismo del grande Dj. D'julz è tra i protagonisti dei primi rave parigini (Soma, Lunacy, Borealis), con frequenti collaborazioni con i migliori club francesi: Rex, Queen, Palace, Gibus, L'Enfer… Nel 1993 si sposta a New York, dove diventa uno dei principali ambasciatori del French Sound. Nella grande mela D'julz partecipa ai celebri Nasa Raves e suona in club come The Loaft, Nell's, Club Usa, Tunnel, Limelight… Tornato in Europa, D'julz è di scena in grandi club: Café d'Anvers, Fuse, Food, Mirano, La Rocca (Belgio),Plastic People, The End (Inghilterra), Planet (Germania), Chemistry, Mazzo, Nighttow (Olanda) e Space, Pacha, Km5 (Ibiza, Spagna).
Nel 1997 inizia a collaborare con il Rex, dove propone (ogni mese) la serata "Bass Culture". D'julz diventa quindi uno dei punti di riferimento per Magic Garden e Scream (due dei principali promoter francesi), con frequenti set alla Respect Night del Queen e agli After del Batofar. D'julz ha partecipato per tre anni di fila alla Paris Techno Parade (200.000 persone). Di recente è anche tornato a New York, al Twilo. Il 2000 è l'anno della definitiva consacrazione internazionale : D'julz è di scena a New York, Toronto, Tel Aviv, Atene, Londra, Helsinki, Praga, Tokyo, Canton.
Attualmente D'julz ha un proprio appuntamento mensile alla La/Terrazza/Discoteque di Barcellona e al Hi-tech Soul Movement@ More di Amsterdam. Molto frequenti anche le sue session al Fabric, il miglior club di Londra. D'julz conduce da tempo anche un programma radiofonico sulle onde dell'emitente francese numero uno in ambito house/techno: F.G. Quest'anno D'julz ha conquistato il settimo posto nella classifica mondiale dei migliori Dj stilata dalla prestigiosa rivista Trax. Nelle vesti di producer, D'julz collabora da tempo con prestigiose etichette come Maya (l'etichetta di Joeski), Serial, Ovum, 20/20 Vision (l'etichetta di Ralph Lawson), Paper e Ovum (l'etichetta di Josh Wink)… per cui ha relizzato diverse produzioni e remix.
Dai suoi dischi attingono personaggi come Josh Wink, Laurent Garnier, Darren Emerson, Carl Cox, Layo & Bushwaka, Mr C, Sneak, Derrick Carter, Ralph Lawson, Doc Martin, Silicone Soul and H-Foundation… solo per citarne alcuni. Nel novembre 2001 D'julz ha pubblicato "Magic Garden D'julz Boxes", la sua nuova compilation mixata da Magic Garden. Il disco è stato distribuito in 26 paesi. Per La Terrazza/Discotheque, D'Julz ha dato alle stampe inoltre la compilation "Nights in Red Satin". Tra le sue hit più recenti le ballatissime "Burning Up" e "Dragon Dub".