Dare voce ai ragazzi per aprire un percorso di conoscenza e amicizia fra religioni diverse, in una straordinaria giornata di incontro che si terrà a Firenze il 30 gennaio prossimo e che viene organizzata insieme dalle chiese cristiane, dalle comunità ebree e musulmane e dall'Azione cattolica: per presentare l'iniziativa al sindaco Leonardo Domenici, stamani si sono ritrovati nella Sala di Lorenzo di Palazzo Vecchio il vescovo ausiliare di Firenze Claudio Maniago, il rabbino capo di Firenze Joseph Levi, l'imam di Firenze Izzedin Elzir, il presidente della comunità islamica fiorentina Mourad Adberrezak, l'imam di Colle Val d'Elsa Jabaern Feras, l'arciprete della chiesa ortodossa russa di Firenze Gherorhgi Blatinski, l'arciprete della chiesta ortodossa rumena Petre Coman, il pastore della chiesa apostolica fiorentina Mario Affuso, il pastore della chiesa battista di Firenze Raffaele Volpe, il pastore della chiesa metodista di Firenze Bruno Rostagno, la pastora della chiesa valdese di Firenze Gianna Sciclone, il presidente dell'Azione cattolica di Firenze Francesco Michelazzo, il delegato regionale dell'Azione cattolica Enzo Cacioli, l'assistente della delegazione regionale monsignor Andrea Lombardi e Marco Bontempi della commissione Ecumenismo e dialogo di Firenze.
"Già vedervi intorno a questo tavolo è per me fonte di grande soddisfazione e sono onorato di questa presenza collettiva, in vista di una iniziativa di grande significato e valenza, che va ben oltre i confini fiorentini e toscani e che dimostra ancora una volta la vocazione alla pace e al dialogo della nostra città" ha detto Domenici, assicurando il massimo sostegno e collaborazione dell'amministrazione comunale ad organizzare la giornata di domenica 30 gennaio, che ha per titolo "L'unità della famiglia umana", e che vedrà centinaia di ragazzi cristiani, musulmani ed ebrei delle scuole elementari e medie della Toscana ritrovarsi al mattino in piazza Santissima Annunziata e al pomeriggio in Palazzo Vecchio per stare insieme, dialogare, pregare.
"La nostra finalità è quella di dare finalmente la parola ai più piccoli, di metterci in ascolto dei nostri ragazzi - ha detto Enzo Cacioli a nome degli organizzatori - di sapere ascoltare le loro sollecitazioni, in un momento in cui le opinioni conflittuali degli adulti occupano ogni spazio di comunicazione e si impongono come unica chiave interpretativa del nostro tempo. Dare voce ai ragazzi è un invito a superare ogni pessimismo, a nutrire la speranza, a ritrovare fiducia nelle più genuine espressioni dell'animo umano: la creatività e la fantasia, il dialogo e il negoziato, il diritto alla giustizia, la spiritualità, la stima e l'incontro amichevole fra civiltà, popoli, religioni, nazioni".
Cacioli ha ricordato che l'iniziativa viene a conclusione dell'anno centenario della nascita di Giorgio La Pira; a questo proposito il sindaco Domenici ha proposto di coinvolgere le diverse chiese e comunità fiorentine e toscane nel progetto del convegno internazionale delle città gemellate che si terrà nel 2005, a cinquant'anni di distanza dall'analogo incontro che proprio La Pira organizzò nel 1955. "Un modo per dare anche continuità ala giornata che state organizzando", ha detto il sindaco, raccogliendo le sollecitazioni espresse da tutti i presenti perché l'iniziativa del 30 gennaio non sia solo "un fuoco d'artificio", come ha detto monsignor Maniago ma "possa crescere e diventare un segno permanente che prosegue nel tempo".(mr)