Per motivi tecnici il debutto dello spettacolo Pigmalione già annunciato per venerdì 12 novembre slitta di un giorno a sabato 13 novembre.
Gli abbonati recupereranno la recita venerdì 19 novembre.
I singoli biglietti acquistati per la recita del 12 sono validi per la recita di venerdì 19 novembre o rimborsabili al netto del diritto di prevendita.
INFO 055/2264333 - 2264316 - 2264335
Altre due variazioni intervengono a modificare il programma di novembre/dicembre precedentemente annunciato:
Lo spettacolo Spettri per la regia di Massimo Castri in scena dal 26 novembre al 5 dicembre vedrà come protagonista Ilaria Occhini; Valeria Moriconi ha dovuto infatti rinunciare alle repliche dello spettacolo a causa di un grave infortunio occorso pochi giorni prima dell’inizio delle prove.
Dal 7 al 9 dicembre nel Saloncino MODIGLIANI "Nudo ad occhi chiusi" di Riccardo Cavallo è stato sostituito per motivi tecnici con CHECOV IN THE MOOD – il Giardino dei ciliegi dello stesso Cavallo, spettacolo che rende omaggio a Checov nel centenario della morte.
Cast quasi interamente toscano per la nuova produzione del Teatro stabile di Calabria diretto da Geppy Gleijeses . Premiato da pubblico e botteghino nelle ultime stagioni con due grandi successi wildiani L’importanza di chiamarsi Ernesto e Un marito ideale (rispettivamente primo e terzo spettacolo italiano per numero di spettatori nelle ultime due stagioni).Geppy Gleijeses (il professor Higgins-Pigmalione) approda a Shaw, declinandolo in toscano con la regia di Roberto Guicciardini, le interpretazioni di Marco Messeri (Signora Pearce/Alfred Doolittle) Marianella Bargilli (Elisa Doolittle) ed il ritorno alle scene teatrali di Valeria Fabrizi (Signora Higgins).
In Pigmalione, probabilmente la più nota tra le sue opere teatrali, George Bernard Shaw affronta i temi fondamentali della sua polemica: la lingua, la discriminazione sociale, l'assistenzialismo, l'emancipazione della donna.
Henry Higgins, eccentrico professore di fonetica, scommette con il colonnello Pickering di riuscire a educare in soli tre mesi una piccola fioraia ambulante, Eliza Doolittle, a parlare come una gran dama, fino a farla scambiare perfino per una duchessa.
E’ stato Marco Messeri (protagonista con Troisi, Moretti e Mazzacurati di tanti film importanti del più recente cinema italiano) a trasformare il dialetto cockney del testo originale della protagonista Elisa Doolittle in vernacolo toscano tagliandolo a misura per Marianellla Bargilli.
L’esperienza del Grande fratello 3 della protagonista avrà certo dato lo spunto per l’inedita operazione televisiva che ha accompagnato il debutto di Pigmalione.
Per sei mesi, infatti le telecamere hanno ripreso tutte le fasi della produzione, dalle prove a tavolino al debutto per proporle nel reality Tournée in onda sul canale satellitare Leonardo.
Questa allestimento di Pigmalione si annuncia sfarzoso e imponente secondo il dettato del testo. Lo spettacolo si apre dunque sulle colonne della chiesa di S. Paolo a Londra, torrenti di pioggia estiva, spettatori eleganti in abito da sera, pedoni affannati alla ricerca di un taxi, gente del popolo, venditori, e prosegue con i balli all’ambasciata, le corse di cavalli.
Scenari perfetti per una moderna favola di Cenerentola, senza dimenticare che Pigmalione è un apologo, solo in apparenza frivolo, sulle differenze di classe che l’accento e la pronuncia rivelano.
Un apologo sorretto da un torrente di aforismi, paradossi e trovate comiche sapientemente amalgamati in un dialogo pirotecnico, inimitabile.
Le musiche a cura di Matteo D’Amico si rifanno a quelle del musical con Julie Andrews.