Il futuro cantiere dell’Alta Velocità fra Rifredi e Castello porterà migliaia di viaggi e transiti di tir e il Comune sta sottovalutando il forte inquinamento dell’aria e la congestione del traffico sulla via Sestese, che potrebbero vanificare gli interventi per ridurre il PM10 nell’area fiorentina-sestese'. E’ questa la preoccupazione di Piero Baronti e Maurizio Da Re, rispettivamente presidente e responsabile trasporti di Legambiente Toscana, per il progetto dello "scavalco" approvato oggi da parte del Consiglio Comunale.
Tecnicamente si tratta del tratto ferroviario Firenze-Castello-Rifredi, dal chilometro 0+834 al chilometro 1+705, che era stato stralciato nel corso della conferenza dei servizi del nodo fiorentino dell'Alta velocità chiusa a fine dicembre dell'anno scorso.
La conferenza dei servizi sullo scavalco si era aperta il 30 settembre ed era stata aggiornata al 10 novembre per permettere l'esame di alcune integrazioni richieste dal Ministero dell'Ambiente e dalla Regione Toscana. Oggi il consiglio comunale ha dato il via libera alla partecipazione del sindaco o suo delegato alla conferenza dei servizi di mercoledì approvando la delibera proposta dall'assessore all'urbanistica Gianni Biagi. Con la riunione di mercoledì dovrebbe chiudersi l'iter preliminare alla progettazione e quindi alla realizzazione dell'opera: si tratta di un chilometro circa di binari servirà a fluidificare il traffico ferroviario perché consentirà di eliminare le sovrapposizioni tra la linea veloce, quella regionale e il trasporto merci.
Nel corso del consiglio comunale l'assessore Biagi ha ricordato il recente accordo firmato dalla Regione Toscana, Rfi (Rete ferroviaria italiana), l'Interporto toscano e il Comune di Collesalvetti che prevede il trasferimento degli inerti derivanti dallo scavo dello scavalco da Rifredi a Guasticce tramite treno. In questo modo il materiale sarà portato su gomma alla stazione di Castello utilizzando strade fuori dal circuito cittadino, ovvero un tratto di via Sestese, viale XI Agosto, la nuova via Mezzana-Perfetti Ricasoli.
E da Castello sarà trasportato a Guasticce attraverso la ferrovia. "Con questo sistema - ha aggiunto l'assessore Biagi - verrà significativamente ridotto l'impatto sulla vivibilità della zona. Infatti, per quanto riguarda gli effetti sul territorio, sarà effettuato un monitoraggio continuo sull'intervento i cui risultati verranno comunicati mensilmente al consiglio comunale. Così abbiamo affrontato in modo, a mio avviso ottimale, le problematiche connesse a questo intervento". Infine l'assessore Biagi ha risposto alla consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli che ha accusato l'Amministrazione comunale di non aver discusso con i cittadini di questo intervento.
"Il dibattito sull'Alta velocità si è già svolto più che ampliamente. A questo punto non si tratta di continuare a discutere ma di realizzare l'opera garantendo al contempo l'effettivo controllo sulle attività. E l'ordine del giorno approvato oggi dal consiglio comunale va appunto in questa direzione".
«Una vasta area di Firenze sarà sconvolta dai cantieri ma l'amministrazione non ha ancora ritenuto di informare adeguatamente i fiorentini». E' l'accusa rivolta dalla consigliera di Forza Italia e componente della commissione urbanistica Bianca Maria Giocoi dopo l'approvazione, questa mattina in consiglio comunale, della delibera sul cosiddetto "Scavalco di Castello" dell'Alta Velocità.
«Su queste basi e vista la relazione geologica - ha spiegato Bianca Maria Giocoli - il mio voto non poteva che essere contrario. Dai documenti allegati emergono aspetti estremamente inquietanti sui quali dovrà essere fatta piena chiarezza. In particolare le relazioni geologiche esprimono valutazioni preoccupanti laddove ad esempio si dice che " i terreni interessati dallo scavo delle gallerie e trincee....a causa di una pronunciata "dewatering" sotto il carico di edifici....possono subire diminuzioni di volumi tali da pregiudicare l'integrità dei manufatti esistenti".
Preoccupante è anche il passaggio dove si afferma che "se tali alterazioni piezometriche dovessero risultare significative ed i terreni compressibili, allora ci potrebbero essere delle conseguenze sulla stabilità degli edifici ...a valle... dell'intervento ed invece allagamenti dai locali interrati e seminterrati a monte"». «Ugualmente inquietanti - ha aggiunto la consigliera di Forza Italia - appaiono poi le valutazioni relative agli aspetti della mobilità che, per il cantiere, prevedono un impressionante numero di autocarri in transito.
Gli effetti saranno mitigati utilizzando i treni ma ben 307 mila metri cubi di materiale in tre anni saranno trasportati dagli autocarri: l'impatto sul quartiere sarà comunque pesante». «All'assemblea pubblica che si è svolta la scorsa settimana a Castello - ha concluso la consigliera di Forza Italia - gli assessori Biagi e Bevilacqua non hanno affrontato minimamente questo argomento. I cittadini sono così stati tenuti all'oscuro dell'apertura di un cantiere che per tre anni sconvolgerà la zona.
L'esperienza di Firenze Nova, tenuta all'oscuro di quanto stava accadendo fino al blitz estivo del taglio di decine di alberi, doveva essere di esempio per comportarsi in modo diverso ma così non è stato. E' questa la "partecipazione" tanto invocata dal sindaco? Quella di Castello sembrava piuttosto uno spot per il programma di Domenici».
Voto contrario alla delibera che approva il progetto del cosìddetto "Scavalco" ferroviario dell'Alta Velocità fra Rifredi e Castello e appoggio all'ordine del giorno presentato dalla commissione ambiente per il controllo dell'impatto ambientale della cantierizzazione.
Questa la posizione assunta da Ornella De Zordo, capogruppo di "Unaltracittà/unaltromondo", e da Monica Sgherri, capogruppo di Rifondazione Comunista, durante la discussione in consiglio comunale della delibera che delega il sindaco «a partecipare il 10 novembre alla conferenza dei servizi conclusiva dell'ultimo progetto riguardante il nodo fiorentino dell'Alta Velocità ferroviaria». «Il cantiere per la realizzazione dello "Scavalco" avrà un notevole impatto ambientale, idrogeologico e atmosferico - hanno affermato Ornella De Zordo e Monica Sgherri - nonostante i recenti miglioramenti apportati al progetto con il trasporto del materiale di scavo su ferrovia fino all'interporto livornese di Guasticce.
Rimangono le preoccupazioni - hanno aggiunto - per l'impatto con la falda sottorranea e per le considerevoli emissioni di PM10 e per i probabili ingorghi dovuti al trasporto ogni giorno su centinaia di camion dei materiali da costruzione e anche di scavo, fra il cantiere e la stazione ferroviaria di Castello, passando fra strade molto trafficate come via Sestese e viale XI Agosto». «Riteniamo perciò importante - hanno concluso le due consigliere comunali - che si proceda ad un attento e costante monitoraggio geologico del cantiere e che siano individuati precisi vincoli per la viabilità e l'uso dei camion di cantiere, perchè siano meno inquinanti come emissioni e transitino in orari e percorsi ben definiti fuori dalle ore di punta del traffico pendolare.
Per questo vogliamo che il sindaco relazioni alle commissioni e al consiglio degli aggiornamenti e dell'esito della conferenza dei servizi del 10 novembre prossimo».
Solo un nuovo sistema di trasporto pubblico locale in cui si integrano bus, tram e treno può ridimensionare e affrontare una mobilità cittadina prodotta da 365.000 abitanti a cui si aggiungono quotidianamente 113.00 pendolari e circa 20.000 turisti.
Un sistema focalizzato sulle tre linee di tranvia, su cui l'amministrazione impegna nei prossimi 5 anni la gran parte dei propri investimenti, sul nuovo sistema di metropolitana di superficie, reso possibile dal sottoattraversamento ferroviario dell'alta velocità, e sulla riorganizzazione del trasporto pubblico su gomma.
Questo processo di trasformazione urbana richiede una grande attenzione alla vivibilità di importanti parti della città, attraverso l'informazione e il monitoraggio sulla realizzazione degli interventi. Lo strumento che si vuole mettere a punto è un Osservatorio, un organismo di garanzia che accompagni tutto il processo, che dia ascolto ai problemi della collettività per rendere consapevoli delle opere che si stanno realizzando, per mitigare i disagi non lasciando da soli i cittadini. Sarà questo l'argomento principale intorno al quale ruoterà il quarto appuntamento di "Firenzeinsieme" "I cantieri per la mobilità: un osservatorio sulla città che cambia" che si terrà domani sera martedì 9 novembre 2004 alle 21 presso la scuola media Gramsci in via del Sansovino 35.
Saranno presenti il presidente del quartiere 4 Giuseppe D'Eugenio, il Vicesindaco e assessore alla mobilità Giuseppe Matulli, l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi e l'assessore alla partecipazione democratica Cristina Bevilacqua.