Iniziative in nuovi settori e nuovi mercati e risorse focalizzate sugli strumenti che possono effettivamente rilanciare gli arrivi e soprattutto le presenze dei turisti in Provincia di Firenze.
La Provincia volta pagina in materia di promozione turistica e punta sull’innovazione per affrontare un mercato mondiale profondamente mutato. Obiettivi e strumenti di questo nuovo capitolo sono stati delineati in Palazzo Medici Riccardi dal Presidente Matteo Renzi e dall’assessore Giovanna Folonari, che questa mattina hanno presentato alla stampa il neo direttore dell’Agenzia per il Turismo Antonio Preiti.
“Quello del turismo è un settore strategico che ha ricadute fondamentali per il nostro territorio – ha detto il presidente Renzi – e in un momento non semplice per il mercato abbiamo deciso di puntare per l’Apt su un professionista di consolidata esperienza”.
Laureato in Scienze economiche e sociali, master in Economia dello sviluppo, a lungo direttore di ricerca al Censis, docente di organizzazione dei sistemi informativi all’Università di Bolzano, Preiti ha avuto importanti esperienze in campo turistico come Consigliere d’amministrazione dell’azienda di promozione turistica del Trentino ed ideatore della “Scuola del Gambero Rosso” della “Città del Gusto”.
La Provincia lo ha voluto all’Apt, come ha detto Folonari “per fare cose selezionate, di grande qualità”. “Ho un grande amore per Firenze – ha detto l’assessore – è il mio impegno è assoluto per riuscire a rilanciarne il turismo”.
“Partiamo da dati preoccupanti – ha esordito Preiti – perché in 3 anni, dal 2000 al 2003, Firenze ha perso (fonte Assindustria) un turista su cinque, con 400mila arrivi stranieri (20,6%) e 700mila notti alberghiere (16,1%) in meno. Nello stesso periodo il rendimento sul capitale nelle principali società alberghiere è sceso dal 21,8 al 13,1%.
Nello stesso campione di aziende i dipendenti, che erano 465, sono calati a 392. Abbiamo perso un turista tedesco su 4; un nordamericano su 4; un italiano su 6; un francese su 10. Solo un tedesco, 4 francesi e 4 inglesi su cento visitano Firenze. La permanenza media a Firenze è di 1,8% notti, tanto che se riuscissimo a aggiungere una sola notte per turista avremmo risolto ogni problema. Le mostre hanno attirato a Roma 997mila visitatori, a Venezia 959mila, a Firenze solo 223mila. Meno ingressi anche per il sistema museale, nonostante la tenuta di Uffizi e Palazzo Pitti.
E mentre la Toscana perde 425mila turisti, il Veneto ne perde solo 47mila e il Lazio ne guadagna 200mila”.
In questo quadro non facile l’idea di fondo anticipata questa mattina da Preiti è di lavorare su tre fronti: Territorio, Firenze e “griffe”. “Non possiamo essere solo gli eredi del Rinascimento – ha detto il neodirettore – altrimenti accetteremmo un destino di declino”.
Sono 5 i punti su cui l’Apt lavorerà per il rilancio del turismo. Il primo è una attenzione per le famiglie con bambini, stimolandole a scegliere Firenze con l’offerta di servizi e materiali informativi mirati.
Il secondo è l’assunzione di una leadership nel settore del “Gusto”. Il terzo è un’azione di marketing internazionale per portare a Firenze grandi appuntamenti mondiali che rifacciano della città un centro del rinascimento contemporaneo. Il quarto è l’apertura del fronte cinese: “la Cina cresce ad un ritmo annuo dell’8-10%, fra qualche anno sarà un grande mercato, ci attrezzeremo per far venire da noi i suoi tour operator”. Infine la valorizzazione del territorio provinciale: “Vince se vince Firenze, va mobilitato per produrre presenze”.
Chi è Antonio Preiti
Titoli relativi all’istruzione
Master biennale post-laurea in “Economia dello Sviluppo” conseguito presso l’Università di Napoli.
Specializzazione in Economia Monetaria.
Laurea in Scienze Economiche e Sociali (indirizzo Economico)
Esperienze di lavoro precedenti:
Assunto dalla Fondazione CENSIS nel settembre 1986 in qualità di ricercatore, è stato Direttore di ricerca dal 1992 fino al 1997, con la responsabilità del settore Comportamenti di consumo, Innovazione tecnologica, Ricerche Socio-economiche territoriali e turismo.
Dal 1995 al 1996 è stato Direttore di Isnart S.p.A. (Istituto Nazionale di Ricerche nel Turismo) di proprietà dell’Unione delle Camere di Commercio Italiane, Confcommercio.
Responsabile d’area della Luiss Management, dove è docente nelle discipline del Marketing.
Amministratore Unico di Sociometrica, società operativa nel campo delle ricerche di mercato.
Professore incaricato della Libera Università di Bolzano, in "Organizzazione dei sistemi informativi aziendali (Comunicazione e media nel turismo)
Alla “Città del Gusto” del Gambero Rosso ha ideato e diretto la “Scuola del Gambero Rosso”
Dal febbraio 1994 al maggio 1999 è stato Consigliere d’Amministrazione dell’Azienda di Promozione Turistica del Trentino.
E’ iscritto all’Ordine Nazionale dei giornalisti dal 1980 nell'albo dei Pubblicisti.