E' quanto chiede una mozione presentata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri e la vicecapogruppo Anna Nocentini. «Il testo unico sull'immigrazione - si legge nella mozione - prevede che il permesso di soggiorno sia rinnovato entro venti giorni dalla data in cui è stata presentata la domanda. La richiesta di rinnovo avviene ogni anno per gli stranieri con un contratto a tempo determinato, ogni nove mesi per i lavoratori stagionali, ogni due anni per i contratti di lavoro subordinati a tempo indeterminato».
«La trafila prevista - proseguono Sgherri e Nocentini - comporta che per ogni domanda ci si debba diverse volte in Questura con code estenuanti e frequenti difficoltà di traduzione. Peraltro i tempi di attesa alla Questura di Firenze sono di diversi mesi e ciò provoca il paradosso che quando viene rilasciato il permesso è già ora di chiedere il successivo». «In tutti questi mesi - sottolineano le due consigliere di Rifondazione - gli stranieri cadono in una situazione di diritti dimezzati per ottenere un'abitazione e l'avvio delle pratiche di ricongiungimento familiare.
Una situazione che causa forti disagi anche dal punto di vista del rispetto della dignità delle persone visto che i cittadini stranieri, una volta in possesso del permesso di soggiorno, diventano a tutti gli effetti utenti delle amministrazioni locali, pagando le imposte». Nella mozione si ricorda infine che «alcuni Comuni lombardi, quali Brescia e Como si sono organizzati per una collaborazione con la Questura che ha drasticamente diminuito i tempi di attesa riducendoli a un mese».