“La guerra anche locale non risolve, ma aggrava i problemi umani; essa è ormai uno strumento per sempre finito; e solo l’accordo, il negoziato, l’edificazione comune, l’azione e la missione comune per l’elevazione comune di tutti i popoli, sono gli strumenti che la Provvidenza pone nelle mani degli uomini per costruire una storia nuova e una civiltà nuova”. Parole di grande attualità, scritte da Giorgio La Pira nel lontano 1967. Si tratta di uno dei tanti brani dalle lettere, dai discorsi e dagli scritti del “sindaco santo” che saranno letti giovedì 4 novembre, alle 16,30, nella chiesa della Badia Fiorentina a Firenze.
A prestare la voce a Giorgio La Pira sarà Alessandro Benvenuti, attore e regista fiorentino che si propone in un ruolo insolito. Nella sua carriera, Benvenuti ha alternato spesso ruoli comici e drammatici: dal cabaret con i Giancattivi alla fugace apparizione a Striscia la notizia, passando per il cinema “d’autore”. Ricchissima anche l’attività teatrale che lo vede autore, regista e protagonista di numerose pieces. Stavolta avrà il compito di far conoscere al pubblico la vita di Giorgio La Pira, anche nei suoi aspetti meno noti: la conversione al cristianesimo, l’ansia di rispondere ai bisogni della povera gente, la scelta evangelica che accompagnava ogni gesto, ogni intervento.
La riduzione teatrale è di Riccardo Bigi mentre Gabriella Del Bianco, che cura l’allestimento, sarà la voce narrante.
L’evento, organizzato nel centenario della nascita di Giorgio La Pira, precede la giornata che la Diocesi di Firenze dedica a La Pira nel 27° anniversario della morte: venerdì 5 novembre ci saranno la mattina un convegno alla Facoltà Teologica per l’Italia Centrale, nel pomeriggio una tavola rotonda sulle politiche di La Pira per la casa e alle 18, in Cattedrale, la Messa solenne presieduta dal Cardinale Ennio Antonelli, Arcivescovo di Firenze, momento culminante di tutte le celebrazioni di quest’anno centenario.
Prima della celebrazione, a partire dalle 15, un’altra occasione eccezionale: i Padri Domenicani daranno la possibilità di visitare la cella del convento di San Marco in cui La Pira ha abitato per molti anni. La stanza, che fa parte della clausura, non è normalmente accessibile al pubblico. Il “percorso lapiriano” si completa alla Libreria San Paolo di piazza Duomo, dove sarà allestita una sezione speciale dedicata a La Pira con le ultime novità editoriali, testi rari e pubblicazioni fuori catalogo.
Procede intanto la causa di beatificazione, che fu aperta nel 1986 dal cardinale Silvano Piovanelli.
A questo proposito, il cardinale Ennio Antonelli ha già speso in passato parole importanti: “È vivo desiderio della Chiesa fiorentina, e non solo di essa, che la santità di Giorgio La Pira venga riconosciuta al più presto possibile”.