Le previsioni meteo non sono rassicuranti anche per i prossimi giorni con precipitazioni sperse fino a giovedì. Intanto è stato chiesto lo stato di calamità naturale dall’assessore regionale Tommaso Franci, che ha trascorso la giotnata di ieri a Grosseto per ispezionare le zone più colpite dall’alluvione.
La copertina della Repubblica
Un intenso temporale notturno ha provocato allagamenti e disagi a Livorno, con i vigili del fuoco costretti a decine di interventi per liberare da acqua e detriti scantinati e strade della citta'.
Il lavoro dei pompieri e' proseguito anche nella mattinata quando in molti al risveglio hanno trovato le loro cantine invase dell' acqua e hanno richiesto l'intervento delle idrovore. Rami di alberi spezzati anche in alcune strade del centro a causa delle raffiche di vento durante il temporale notturno e, anche in questo caso, intervento dei vigili del fuoco per liberare la carreggiata.
Intanto sui quotidiani di Firenze Eugenio Giani si lamenta ipotizzando, per la piena dell'Arno dell'altro giorno, una
qualche deficienza di comunicazione.
L'assessore alla protezione civile lancia il suo j'accuse nei confronti della società che gestisce le dighe: le persone che avrebbero dovuto fare il lavoro "se c'erano dormivano". Perciò chiedera' spiegazioni alla Prefettura: "Scriverò una lettera al prefetto -ha detto Giani- per chiarire il problema del mancato scambio d'informazioni fra chi deve regimare le strutture e chi subisce la piena". Ma le dighe di Levane e La Penna sono gestite dall'Enel, mentre il servizio dighe fa capo alla Provincia di Firenze, e quindi se una decisione e' stata presa, la Protezione provinciale non poteva non saperlo .....
E allora i canottieri danneggiati dalla piena? A spalare il fango con la consolazione che non c'e' scappato il morto. Il segretario della Canottieri: "Alle 21,30, quando abbiamo tirato i remi in barca, niente faceva presumere quello che sarebbe successo".
Una frana del fronte di circa 5 metri si e' staccata stamani dalla parete che costeggia la statale regionale 325, in località San Quirico, nel Comune di Vernio. La massa di sassi e terreno ha completamente bloccato la carreggiata. Si teme che il fronte della frana possa allargarsi.