firenze- Tra Toscana e Emilia Romagna nasce il più grande comprensorio sciistico del Mediterraneo: ben 155 chilometri di piste battute, sciabili con un unico skipass e collegate fra loro. Con un progetto da oltre 4 milioni di euro saranno infatti messi in comunicazione i tre comprensori attualmente più importanti di Emilia Romagna e Toscana: l’Abetone in provincia di Pistoia il Cimone in provincia di Modena, il Corno alle Scale in provincia di Bologna. “L’unione fa la forza – commenta l’assessore al turismo della Regione Toscana Susanna Cenni - ma in questo caso non si tratta semplicemente di un luogo comune: corrisponde invece a una realtà di fatto che vogliamo sperimentare sul campo.
Grazie a questo progetto tra le due regioni potremo costruire una sinergia tra stazioni sciistiche vicine con il risultato di offrire agli appassionati di neve una gamma vasta e diversificata di opzioni; in questo modo salirà senza dubbio il potenziale attrattivo dell’area, e mi auguro, si incrementeranno le presenze”
Le tre località si trovano su due versanti diversi, ma in linea d’aria relativamente vicine, nel cuore dell’ Appennino Tosco-Emiliano, al confine fra le due regioni e con vette che sfiorano i 2000 metri di altezza.
Ognuna è un piccolo paradiso per gli sciatori e per gli amanti del trekking o della mountain bike nel periodo estivo. Ogni singola stazione è oggi una realtà a sé. Dall’unione nascerà il più grande circuito sciistico dell’Appennino. Un bacino che potrà fare concorrenza alle più importanti stazioni alpine potendo disporre di ben 78 piste, più altre 8 per lo sci di fondo, per un totale di 155 chilometri complessivi, di 55 impianti di risalita per una portata di 54.220 persone/ora. E ancora di 12 rifugi sulle piste, 4 snow park, 2 palaghiaccio, 10 scuole di sci con 179 maestri.
Fra le strutture sportive del nuovo supercomprensorio vanno compresi anche 5 maneggi, 5 piscine, 7 palestre e una pista per le corse di auto su ghiaccio. Nel nuovo supercomprensorio si potranno praticare anche altre attività sportive: mountain bike, escursionismo, deltaplano, parapendio, orienteering, canoa e pesca sportiva. Da ricordare ancora tre grandi parchi: le riserve di Campolino, Abetone e Acquerino sull’Abetone- Montagna Pistoiese, il Parco Regionale dell’Alto Appennino Modenese e il Parco Regionale del Corno alle Scale nel bolognese.
I 155 chilometri di piste sono così suddivisi: 50 nella zona del Cimone, 41 all’Abetone e 40 al Corno alle Scale. Vanno ricordati 24 seggiovie (11 Cimone, 9 Abetone, 4 Corno), 2 funivie (una al Cimone e una all’Abetone), 28 skilift (12 sul Cimone, 11 all’Abetone e 5 al Corno). E inoltre piste da snowboard, fondo, illuminazione per sciare in notturna, un grande stadio dello slalom (al Corno), due palaghiaccio. Per la realizzazione del comprensorio sciistico sono previsti interventi per circa 4,5 milioni di euro.
Di questi, 3,2 a carico della Regione Toscana e 1,3 a carico della Regione Emilia Romagna. Nei prossimi tre anni verranno realizzati interventi strutturali, infrastrutturali e di riqualificazione dell’offerta turistica. Verrà realizzato anche uno studio di fattibilità e di primo intervento per collegare le varie aree sciistiche dei due versanti. Il tutto tenendo presente i principi dello sviluppo sostenibile e quindi senza stravolgimenti dal punto di vista ambientale. Le primissime azioni riguarderanno la riqualificazione dell’offerta esistente: ecco allora l’assistenza alle imprese per ottenere la certificazione di qualità, l’organizzazione di corsi di aggiornamento per gli operatori (albergatori, maestri di sci, gestori di impianti e guide) e l’avvio di progetti promozionali e di marketing per il rilancio dell’area.
L’obiettivo finale è quello di rilanciare tutto il turismo dell’Appennino, individuando anche nuove nicchie di interesse e stimoli che risultino vincenti nei confronti del turisti e degli sportivi. E visto che gli appassionati del trekking e delle escursioni a cavallo aumentano di stagione in stagione nei parchi e nelle riserve dell’Emilia Romagna, nel progetto non poteva mancare il completamento della rete di sentieri. E si è pensato anche a un altro segmento turistico sempre più numeroso nell’Appennino: quello dei cicloturisti e delle mountain bike.
Per loro arriveranno nuovi impianti di risalita, provvisti del gancio per la bike, da utilizzare in estate per salire in vetta e poi ridiscendere.