Parte dal basso il cammino elettorale di Alleanza Nazionale in vista delle elezioni regionali del 2005. 500 assemblee nei circoli e 12 incontri provinciali sono il percorso che condurrà all’inaugurazione ufficiale della campagna elettorale con la Convention Programmatica aperta Più Toscana che Sabato 4 dicembre prossimo richiamerà ad Arezzo per un’intera giornata di lavoro al Cinema Politeama in via Lorentino d’Arezzo 4 tutti i rappresentanti, gli eletti, i quadri di Alleanza Nazionale. Con tanto di benedizione da parte dei big nazionali, Gianfranco Fini e il ministro Matteoli in testa, e regionali come il Presidente di Alleanza Nazionale in Regione Toscana Maurizio Bianconi e l’onorevole Riccardo Migliori.
Proprio Migliori e Bianconi hanno presentato questa mattina l’iniziativa che vede unito tutto il partito di Alleanza Nazionale.
Tutti insieme per elaborare un progetto condiviso su cui avviare un cammino che, nel pensiero di tutti, dovrà condurre An a riconfermare ed anzi incrementare le proprie posizioni rispetto al 2001. Partendo dal territorio: «Per un partito che desidera essere la casa dei cittadini – affermano Migliori e Bianconi presentando la Convention – il territorio è la culla della politica. Per molti il territorio è principalmente area da occupare con le proprie organizzazioni e da controllare con un sistema incrociato di burocrazie.
E’ il caso della sinistra che oggi governa la Toscana». Diverso il punto di vista di Alleanza Nazionale: «Noi sappiamo – proseguono i leader regionali di An – che la politica nasce dal territorio e che per esso e su di esso dev’essere pensata e modellata per procurare sviluppo, modernizzazione, crescita sociale, economica e culturale. Esattamente il contrario di quanto fa la sinistra, per cui il territorio è la cavia su cui sperimentare modelli del tutto scollati dalla realtà e dalla gente».
E ciò a prescindere da quale sarà la legge elettorale con cui i toscani andranno a votare: «Quando si gioca la partita su buoni progetti, pensati per la crescita, lo sviluppo e la modernizzazione del territorio pensato come valore in sé – concludono gli esponenti di An – ciò produce frutto a prescindere da quali siano le regole del gioco. Anche in Toscana».
Per i nomi c’è tempo: «Serve il progetto. Solo dopo possiamo individuare un uomo adatto a rappresentarlo. Sennò facciamo come la sinistra, che dopo avere assassinato il mondo sull’eccesso di personalizzazione della politica di Berlusconi oggi parla solo di candidati: Prodi, Martini…»
E proprio sulla candidatura di Martini sono partite da An le stoccate più dure: «Martini presenta la sua candidatura al Monte di Paschi.
E’ una cosa molto originale. Non si è mai visto nessuno formalizzare la propria candidatura in una banca. Questo è lo specchio del blocco di potere esistente in Toscana e che ci intriga più che mai a scendere in campo».