FIRENZE, 29 OTTOBRE 2004- fare da traino le imprese toscane con meno di 50 dipendenti (+2,7% fino a 9 addetti; +0,5% tra 10-49), contro la flessione delle medie (-0,5%) e delle grandi (-0,3%). Il 22,7% delle assunzioni verrà dalle ditte artigiane con punte maggiori nei settori delle costruzioni, dei metalli e dei servizi alle imprese.
S'innalza il livello d'istruzione richiesto, con un sensibile aumento di laureati (oltre 3mila unità richieste) e diplomati (12.600 unità), soprattutto nelle ditte d'informatica e telecomunicazioni (36,3% del totale assunzioni), della sanità e dei servizi sanitari privati (29,5% del totale assunzioni).
Le lauree più richieste continuano ad essere quelle degli indirizzi economico-commerciali, farmaceutico e letterario-filosofico-pedagogico; mentre, tra i diplomi, emergono quelli economico-commerciali (5.270 unità), meccanico (899 unità) e turistico-alberghiero (779 unità). Diminuisce il ricorso a personale extracomunitario che arriverà a coprire il 30,7% delle assunzioni dell'industria ed il 25,8% delle assunzioni dei servizi.
Lo rileva il sistema informativo Excelsior di Unioncamere Toscana, relativo ai fabbisogni occupazionali, "che pensiamo" , ha spiegato il presidente Pierfrancesco Pacini, "possa costituire uno strumento utile di accordo tra il mondo del lavoro e della scuola".
Il contributo più sensibile alla nuova occupazione arriva dal commercio (1.304 nuove assunzioni, +1,1% rispetto al 2003) e dall'edilizia (+764 unità; +1,3%).
Buone anche le previsioni per il turismo (+689, +1,7%), i servizi alla persona (+673, +3,1%), gli studi professionali (+642, +4,4%) ed i servizi avanzati alle imprese (+374, +2,3%). Nell'industria, si assumerà di più nelle imprese dei metalli (+561, +1,8%) e alimentari (+246, +1,6%) e meno in quelle della moda (-1.071 unità, -1,2%).
Cresce ancora la richiesta di operai e personale non qualificato (62% delle assunzioni, tasso di entrata 6,2%) e di apprendisti (11% delle assunzioni, tasso di entrata 19,8); più contenuti i dati che riguardano le figure professionali di livello elevato: +4,6% quadri, impiegati e tecnici (27% delle assunzioni), +1,2% per i dirigenti (0,2% delle assunzioni).
Tra le professioni operative più richieste: addetti alle vendite nella distribuzione commerciale (4.811 unità, 11,2% del totale assunzioni), ai servizi di pulizia (3.094, 7,2% ), allo smistamento merci ed assimilati (2.332, 5,4%), camerieri e baristi (2.288, 5,3%), muratori e assimilati (2.480 unità).
Le donne restano le preferite nei settori: scuola, cultura, sanità, organizzazione aziendale, moda e bellezza e andranno a ricoprire una quota compresa fra il 21% e il 55% delle assunzioni totali.
La mancanza della qualificazione necessaria e la ridotta presenza sul mercato di figure professionali adeguate restano i motivi principali ai quali imputare la difficoltà di reperimento di personale che, in Toscana, riguarda ben il 35% delle assunzioni previste. Il problema tocca soprattutto le industrie dei settori estrazione di minerali (58,8%), costruzioni (54,2%), industrie del legno e del mobile (53,8%) ed dei metalli (46,7%).
Ai primi posti, per difficoltà di reperimento, le figure addette alla lavorazione di carni e pesci, montatori edili e assimilati, assemblatori di prodotti in legno e falegnami.
La provincia che prevede una minor crescita nel 2004 è Prato, seguita da Livorno. Firenze, con un tasso di crescita dello 0,8% (+2,3 nel 2003), si attesta sul livello della media regionale mentre sono leggermente migliori le previsioni per Grosseto, Massa Carrara, Lucca, Arezzo, Pistoia e Siena .