Il presidente della Cooperativa taxi Socota, Massimo Materassi, è stato vittima di un’aggressione stamani, mentre era in servizio sul suo taxi. Materassi è stato aggredito da un uomo che aveva preso a bordo della sua macchina come cliente e che lo ha colpito alla testa con un tubo di ferro nei pressi di via Benedetto Fortini. L'aggressore, che è fuggito con il portafoglio del presidente, è stato subito fermato dai carabinieri, avvertiti da un testimone. Il rapinatore, Claudio Bartolozzi, 38 anni di Borgo San Lorenzo (Firenze) è accusato di lesioni e tenta rapina.
Il sindaco Leonardo Domenici gli ha telefonato, l'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni è andato personalmente a trovarlo all'ospedale.
"Materassi mi ha raccontato che l'uomo aveva un pezzo di tubo innocenti nascosto in una busta - spiega l'assessore Cioni - e che, dopo aver dato diversi indirizzi probabilmente in cerca di una zona non frequentata, lo ha aggredito quando ha tirato fuori il portafogli per prendere l'incasso della corsa. Evidentemente si tratta di un'aggressione a scopo di rapina che per fortuna è finita con il fermo dell'uomo da parte dei carabinieri". "Ho telefonato al colonnello Giovanni Nistri, comandante provinciale dell'Arma, per congratularmi per il pronto intervento - aggiunge l'assessore Cioni -.
A questo punto ci auguriamo di non ritrovare nei prossimi giorni questa persona in giro per le strade di Firenze".
“L’ennesimo episodio di violenza ai danni di questa categoria ripropone con forza l’urgenza di affrontare in maniera seria il problema della sicurezza dei tassisti -commenta il capogruppo Udc Mario Razzanelli- che sempre più spesso restano vittime di atti criminosi proprio durante lo svolgimento del loro lavoro”. “Nonostante il Sindaco continui a ripetere che Firenze è una delle città più vivibili del mondo, il ripetersi di simili episodi non fa che alimentare un senso di insicurezza da parte dei fiorentini.
Proprio due anni fa, grazie ad un mio sondaggio, emerse questo preoccupante fattore: i fiorentini non si sentono sicuri nella loro città, che sta diventando sempre più pericolosa. E’ arrivato il momento di invertire la rotta, per far sì che Firenze torni ad essere una città davvero vivibile”.