«Se il testo della mozione sull'aeroporto è quello pubblicato ieri da alcuni giornali non potremo votare a favore». Lo hanno detto il capogruppo dei Comunisti Italiani Nicola Rotondaro ed i consiglieri Lorenzo Marzullo e Luca Pettini. «Giovedì sera - hanno spiegato - siamo usciti dalla riunione di maggioranza con un testo concordato che ci soddisfaceva: la mozione puntava soprattutto a confermare la necessità di precise garanzie ambientali, partendo anche dal lavoro svolto dalla maggioranza nella scorsa legislatura.
Su questo testo c'era, inoltre, la reale possibilità di un voto non sfavorevole da parte delle opposizioni di sinistra». «Il testo apparso sui quotidiani, invece - hanno aggiunto Rotondaro, Marzullo e Pettini - contiene modifiche non concordate ed ancora da discutere che conferiscono al documento connotati diversi: si rischia di privilegiare lo sviluppo dello scalo aeroportuale e di sacrificare le garanzie ambientali. Se il testo rimarrà tale non avrà il nostro voto ed è per questo che abbiamo chiesto alla maggioranza di tornare ad una formulazione condivisa». «L'adeguamento e lo sviluppo dell'aeroporto di Peretola è previsto dal programma di governo presentato dal sindaco nello scorso consiglio comunale».
Lo ha detto il capogruppo dello SDI Alessandro Falciani. «Il nostro partito - ha ricordato Falciani - ha collaborato alla stesura della mozione sullo scalo Vespucci che oggi sarà discussa dall'assemblea di Palazzo Vecchio che prevede lo sviluppo dell'aeroporto, da operare in due tempi. Anzitutto si tratta di realizzare, in tempi brevi, il piano di sviluppo ovvero il masterplan che ha già ottenuto la valutazione di impatto ambientale da parte del Ministero dell'Ambiente che prevede, tra l'altro, la realizzazione della bretella di rullaggio.
Poi - ha aggiunto il capogruppo dello SDI - deve essere attivato uno studio per un nuovo assetto dello scalo che dovrà garantire, contestualmente, il suo sviluppo, il miglioramento della funzionalità, l'innalzamento delle condizioni di sicurezza e la riduzione dell'impatto ambientale». «Se non si studierà un'efficace soluzione per sviluppare l'aeroporto di Peretola e il sistema aeroportuale toscano, Firenze e tutta la Regione saranno condannate a diventare di serie B». Lo ha detto il capogruppo UDC Mario Razzanelli.
«Sono i numeri a dirlo - ha sottolineato Razzanelli - il Peretola trasporta 1 milione e quattrocento mila passeggeri l'anno, Pisa 1 milione e ottocento mila, e Bologna, che attualmente si assesta su 3 milioni e settecentomila, punta ad arrivare a quota dieci milioni. Venezia, infine, trasporta 6 milioni e mezzo di passeggeri l'anno. Consideriamo poi che, con il treno ad alta velocità e la metropolitana sotterranea tra la stazione centrale di Bologna e l'aeroporto, raggiungeremo lo scalo emiliano in poco più di 35 minuti.
Oggi, inoltre, possiamo andare a Pisa in un'ora e dieci minuti, ma tra sette-otto anni, come annunciato dall'assessore regionale ai trasporti, ci arriveremo in cinquanta minuti. Questo farà spostare l'asse economico su Bologna e su tutta l'Emilia-Romagna, con tutte le conseguenze negative del caso per Firenze e la Toscana. Di fronte ad un simile disastro annunciato - ha concluso il capogruppo dell'UDC - occorre trovare una soluzione in tempi brevi affinché venga realizzato il masterplan già previsto, che consentirebbe il raddoppio potenziale del numero dei passeggeri.
Contemporaneamente, possono essere prese in considerazione le ipotesi di costruire una pista parallela all'autostrada o di ripensare all'alternativa di San Giorgio a Colonica. E' poi urgente integrare Pisa nel sistema aeroportuale toscano con una linea ferroviaria che permetta di raggiungere la città, da Firenze, in 25-30 minuti. Prima che sia troppo tardi».(mr)