Pisa, 21 ottobre 2004- "Diffondere una cultura propensa a ricorrere a soluzioni alternative alla giurisdizione, per risolvere liti commerciali e civili in tempi rapidi e meno onerosi".
Con queste parole Pierfrancesco Pacini ha spiegato il senso dell'intesa siglata ieri tra il Presidente della Camera di Commercio, il presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, Stefano Borsacchi; e il presidente dell'Associazione Italiana Giovani Avvocati (A.I.G.A.), Roberto Favale; alla presenza del presidente del Tribunale di Pisa, Carlo De Pasquale.
Il protocollo fissa i termini di una stretta collaborazione istituzionale tra le parti che prenderà avvio con una fase di sperimentazione della "conciliazione delegata", per dirottare bonariamente presso la Sportello di conciliazione della Camera controversie, tra imprese o tra imprese e consumatori/utenti, pendenti in Tribunale.
In particolare, l'accordo stabilisce che:
- le parti, nell'ambito delle rispettive competenze, promuoveranno attivamente la sperimentazione; in particolare i difensori, durante ogni fase e stadio della lite, segnaleranno ai magistrati del tribunale ed alle parti litiganti la possibilità di attivare una procedura di conciliazione stragiudiziale presso la Camera di Commercio secondo quanto previsto dal Regolamento di Conciliazione e dal relativo tariffario;
- il procedimento giudiziario, nel quale si dia corso al tentativo di conciliazione delegata, potrà essere sospeso su istanza delle parti ai sensi del codice di procedura civile;
- la costituzione di una Commissione di Conciliazione, con sede presso la Camera di Commercio, con il compito di provvedere alla nomina del conciliatore da scegliersi attingendo da un elenco di esperti in materie giuridiche, nonché, più in generale, con il compito di controllare il corretto comportamento dei conciliatori nell'esercizio delle loro funzioni.
"Ci auguriamo che il protocollo possa servire a diffondere anche in Italia l'uso di strumenti extragiudiziali".
E' un impegno che le Camere svolgono in materia di conciliazione da oltre 10 anni - - ha concluso il presidente Pacini -riconosciuto da numerose leggi che - sin dalla riforma del 1993 - hanno dato fiducia al sistema camerale in campo di giustizia alternativa". Lo testimonia anche la recente riforma del diritto societario che definisce le Camere come unici enti pubblici iscritti di diritto, previa presentazione di una semplice domanda, nel Registro degli organismi di conciliazione, istituito presso il Ministero di Giustizia.
Al termine della firma, si è aperto il Convegno "Conciliazione la strada più facile", organizzato dalla Camera nell'ambito della "Settimana della Conciliazione" indetta da Unioncamere in tutta Italia (18 - 23 ottobre): un appuntamento per conoscere più da vicino questa attualissima risorsa, per poterne meglio valutare tempi, costi, benefici.
I numeri della conciliazione in Italia
Dalle sole 112 procedure gestite in Italia nel corso del 1997, si è passati alle 864 del 2001, per arrivare poi alle 1138 nel 2002, di cui 303 tra imprese e 835 tra imprese e consumatori.
Nel 2003 l'incremento rispetto all'anno precedente è stato quasi del 100%, pari a 2.128 conciliazioni, di cui 343 tra imprese e 1785 tra imprese e consumatori.
E il 2004 si annuncia un anno da record: nel primo semestre 2004, infatti le procedure gestite dalle Camere di Commercio sono 2.073, di cui 943 concluse con un incontro di conciliazione.
Predominano le conciliazioni tra imprese e consumatori (1.587), mentre le procedure avviate tra imprese sono 458.Nel primo semestre 2004, il valore medio delle conciliazioni si è attestato 10.530 euro, mentre la durata media dei procedimenti è stata 43 giorni.
Di importo più elevato appaiono le conciliazioni tra imprese ( in media 20.299 euro). Meno consistenti gli importi delle conciliazioni tra imprese e consumatori, che nel semestre hanno un valore medio di 3.661 euro.
Il convegno
Controversie civili e commerciali: un percorso che per vie ordinarie rischia di essere sempre più lungo e tortuoso. Scegliere la strada della conciliazione vuol dire fare ricorso allo strumento più veloce e flessibile rispetto alle forme più comuni di contenzioso, vuol dire imboccare il tracciato più diretto che da un conflitto può portare ad un accordo soddisfacente per tutti.
Le Camere di Commercio offrono un Servizio di Conciliazione capace di operare nelle controversie tra imprese, o tra imprese e consumatori, e che può contare in ogni sede su funzionari dedicati e professionisti competenti, con procedure rapide ed economiche, e su di un numero di casi risolti sempre crescente.
Lo hanno spiegato, durante i lavori del convegno, Carlo De Pasquale, Presidente del Tribunale, Pierfrancesco Pacini, Presidente della Camera di Commercio, Stefano Borsacchi, Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati e Roberto Favale, Presidente Associazione Italiana Giovani Avvocati (A.I.G.A.).
Un approfondimento, in materia di conciliazione, è inoltre arrivato dagli interventi di: Pasquale Di Filippo, presidente Comitato Scientifico Protocollo d'Intesa per la conciliazione e l'arbitrato: "La sperimentazione della conciliazione delegata"; Francesco Luiso, professore Ordinario di Diritto Processuale Civile della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Pisa: "I DD.MM.
23.7.2004 n.222 e n.223 recanti la disciplina degli organismi di conciliazione nelle controversie in materia societaria"; Andrea Borri, responsabile Information Technology di Firenze Tecnologia, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze: "Il Servizio Concilia on-line".
Le conclusioni: sono state affidate al Segretario Generale della Camera di Commercio, Cristiana Bruni.
Moderatore: Mario Zana, Professore Ordinario di Diritto Privato della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Pisa.