Un condono edilizio in versione “ristretta”, che non ammette a sanatoria le nuove costruzioni ma solo gli ampliamenti che non superino i 100 metri cubi per le abitazioni e i 300 per le attività agricole e industriali. E’ quello che si appresta ad approvare il Consiglio regionale della Toscana nella prossima seduta, il 19-20 ottobre, dopo che oggi la commissione Territorio e ambiente, presieduta da Sirio Bussolotti, ha dato il suo via libera. Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza, contro il centro-destra, che non ha condiviso l’impostazione di fondo della Regione, opposta rispetto al condono deciso dal Governo.
Alla seduta di commissione era presente anche l’assessore Riccardo Conti. La nuova proposta di legge, intervenendo dopo le sentenze della Corte costituzionale che hanno ridisegnato le competenze di Stato e Regioni in materia, restringe i limiti volumetrici condonabili rispetto a quelli stabiliti dallo Stato, mentre ne aumenta i costi: + 10% per l’oblazione da pagare ai Comuni, e + 100% per gli oneri di urbanizzazione per gli abusi sanabili. Il testo stabilisce inoltre che in ogni caso gli ampliamenti non potranno superare il 30% dell’esistente e che nelle zone agricole non si potrà cambiare la destinazione d’uso di un immobile prima di 20 anni.
“Confermiamo così la volontà della Toscana, contraria alla filosofia del condono – commenta il presidente Bussolotti – Approvando la legge ora evitiamo l’entrata in vigore delle norme nazionali e diamo chiarezza ai cittadini sui limiti, i costi e le procedure da seguire”. Contraria invece l’opinione del vicepresidente, Franco Banchi, per il quale non è condivisibile l’impostazione di fondo del provvedimento. “Di fatto – afferma - sono i cittadini a pagare sia le incertezze di questo periodo ‘di mezzo’, dovute alle scelte politiche della Regione, che questa posizione evidentemente ideologica della Giunta regionale”.
Medesima l’opinione di Maurizio Dinelli, per il quale “la Regione per motivi legati soprattutto agli scontro politici preelettorali non vuole neanche andare incontro a chi ha commesso solo piccoli abusi”, mentre altri esponenti di maggioranza – Erasmo D’angelis, Alfonso Lippi, Marisa Nicchi – si sono espressi a favore della proposta di legge. Nel testo finale la commissione ha accolto alcune osservazioni emerse durante le consultazioni. Si stabilisce ad esempio che nelle zone soggette a vincolo paesistico, ambientale o idrogeologico non si potranno condonare abusi, a meno che non si tratti di opere già consentite dagli strumenti urbanistici comunali, e previo parere degli organi che hanno la competenza sul vincolo.
“In questo modo – ha spiegato Bussolotti - non ci saranno difformità di trattamento e saranno sanabili i piccoli abusi anche in queste zone, che nel complesso coprono il 70% del territorio toscano, come prevedeva la precedente legge regionale”. La commissione ha anche discusso e respinto alcuni emendamenti presentati dai consiglieri Fabio Roggiolani e Leopoldo Provenzali.