"La richiesta del nostro intervento - specifica Angelo Tamburro, responsabile della zoologia ambientale ASL 9 - è conseguenza del fatto che il servizio di igiene pubblica della Asl fiorentina e l'ufficio ambiente del comune di Firenze hanno ricevuto alcune segnalazioni della presenza di zecche in aree verdi, parchi, giardini ed altri ambienti ricreativi a rischio potenziale". Secondo Tamburro non è il caso di fare allarmismi: primavera ed autunno sono le stagioni preferite dalle zecche. "In questo periodo c'è la maggiore diffusione di ixodidi, cioè di zecche comuni - sottolinea Tamburro - chi frequenta aree verdi o animali deve fare particolare attenzione e ogni volta controllare bene il proprio corpo: zone ascellari, inguinali, scapole, collo, testa.
Se trova una zecca o c'è il sospetto di una puntura è meglio rivolgersi al medico di famiglia per le opportune verifiche. Le zecche sono potenziali vettori di malattie sia per l'uomo che per l'animale proprio perché succhiano il sangue. E' meglio evitare di staccarle con l'olio o con altre tecniche, mentre invece è necessario usare un'apposita pinzetta che si trova in farmcacia". Lo studio, della durata di un anno e realizzato tramite un accordo fra comune di Firenze, Regione Toscana ed Asl 9, è stato avviato agli inizi di ottobre, ma non è la prima volta che la zoologia ambientale della Asl viene chiamata nell'area fiorentina: precedemente, erano stati realizzati studi sulla presenza delle zanzare ed attività di prevenzione per il rischio di infestazione in alcuni edifici pubblici.