“Un uomo si forma tra i sette e i sedici anni. Poi vivrà di tutto ciò che ha assimilato tra queste due età". Per François Truffaut niente più del cinema, di tutti i film rincorsi, goduti e rivisti, anche a costo di marinare la scuola, illuminò quel periodo di crescita e di formazione, che ha contribuito a regalarci i capolavori che tutti amiamo.Da Jules e Jim (1962) a Effetto notte (Oscar come miglior film straniero) (1973), da Adele H -una storia d'amore, (1975) a “L'uomo che amava le donne “(1977), da “ La signora della porta accanto” (1981), interpretata da Fanny Ardant, l'attrice che sposa nel 1981 a “Finalmente domenica “(1983) ,ultimo film che gira, prima della sua scomparsa avvenuta il 21 ottobre 1984 per un tumore al cervello.
Adesso , a venti anni dalla sua scomparsa la XIX edizione di France Cinéma, in programma dal 1 al 7 novembre all’Istituto Francese di Firenze, dedica al grande regista un’ampia retrospettiva. La retrospettiva ha avuto un’apprezzata anteprima a Napoli (fine marzo 2004). E un’accoglienza entusiastica ha avuto anche il libro di interviste inedite “François Truffaut professione cinema” (edito dalla Provincia di Napoli e France Cinéma, a cura di Aldo Tassone).
E proprio Aldo Tassone è il curatore della rassegna fiorentina che prevede oltre alle proiezioni una tavola rotonda, in programma il 6 novembre sul tema : “François Truffaut, la modernità di un classico”,mentre Il 4 novembre l'Orchestra Giovanile Toscana eseguirà musiche dei film di Truffaut composte da Maurice Jaubert, Georges Delerue, Bernard Herrmann e Antoine Duhamel, e dirette dal Maestro Leonardo Gasparini.
Alessandro Lazzeri