Nonostante sia nata a Lisbona, figlia di immigrati di Capo Verde arrivati in Portogallo nel periodo successivo alla rivoluzione, Lura l’artefice di un nuovo stile – che molti ritengono essere il futuro della musica capoverdiana – in cui i generi tradizionali e popolari della morna e della coladera si mescolano al jazz, al soul e al R&B, arricchendo un repertorio gi denso di ritmi come il batuku, il tabanka e il funana.Nata nel 1975, la sua carriera artistica inizia come corista dei maggiori cantanti africani lusofoni: Cesria vora, Bonga, Tito Paris, Paulino Vieira, and Paulo Flores.
E’ solo questione di tempo perch la sua sorprendente voce conquisti un ‘proprio’ ruolo; il nome di Lura comincia a circolare con l’uscita del suo primo album “Nha Vida”, pubblicato nel 1996, che evidenzia il suo talento anche come autrice. La consacrazione internazionale arriva con la partecipazione alla compilation “Red Hot in Lisbon”, raccolta con artisti di lingua portoghese (Caetano Veloso, Djavan, Marisa Monte e Airto Lindsay) riuniti per raccogliere fondi a favore della campagna anti Aids.
Il 2002 l’anno in cui esce “In Love”, suo secondo album che fonde ritmi reggae e R&B con lo stile capoverdiano, includendo ben sette canzoni da lei composte con il contributo di Kimany Marley, figlio dell’indimenticato Bob. Con il nuovo lavoro,“Di korpu ku alma” (Di corpo e anima), Lura ha intrapreso un nuovo viaggio verso le origini della sua musica, confermandosi cantante innovativa, avventurosa ma con un’attenzione particolare per la tradizione e conquistando il ruolo di erede naturale di Cesaria Evora.