«Il latte della mamma è meglio. Bene ha fatto la Regione Toscana a lanciare una campagna per l'allattamento al seno». E' quanto ha dichiarato la consigliera dei DS Susanna Agostini a proposito della «intelligente proposta di liberare i reparti di maternità dalla pressione dei rappresentanti delle industrie che producono latte artificiale, distribuito lì gratuitamente, per poi ritrovarsi a pagarlo, nella filiera commerciale, cifre esose, assolutamente non corrispondenti al valore del prodotto stesso» «Dal consiglio comunale, in questi ultimi anni - ha ricordato la consigliera dei DS - sono scaturiti ben due atti a sostegno dell'allattamento al seno uno per favorire la ricerca di ambienti idonei per quelle madri che scelgono di allattare al seno, l'altro per lanciare una campagna informativa per contrastare la sponsorizzazione alle aziende che propongono come naturale alternativa l'alimentazione artificiale.
L'allattamento al seno è un gesto che crea un rapporto insostituibile, di profonda comunicazione affettiva, che contribuirà positivamente alla futura vita sociale della persona. Il nutrimento materno produce una naturale formazione di anticorpi alle principali malattie, diminuendo drasticamente lo sviluppo di allergie e intolleranze alimentari: la proteina contenuta nel cosiddetto latte in polvere non è quella umana, bensì animale o vegetale. L'allattamento al seno, ormai, viene raccomandato in modo esclusivo, almeno per i primi due mesi di vita.
Successivamente si consiglia di continuarlo anche lungo, se possibile, insieme a cibi complementari, fino ad un massimo di due anni» «Questa è la settimana nazionale dedicata all'allattamento materno - ha aggiunto Susanna Agostini - alcuni Comuni, di concerto con le aziende sanitarie locali, stanno attivando "angoli", con tanto di sedia, fasciatoio, cestino, e quant'altro indispensabile per rendere fattibile l'allattamento al seno. Inoltre, altri enti ed aziende, pubbliche e private, attraverso le asl, hanno la possibilità di acquistare un kit per l'allestimento di un "angolo" all'interno delle aziende stesse, per quelle lavoratrici che decidono di proseguire l'allattamento oltre il periodo previsto.
Ribadiamo la nostra volontà affinché anche il Comune di Firenze faccia partire le procedure per creare questi "angoli" in città ed all'interno dell'azienda comunale. Come peraltro richiesto da una mozione della commissione politiche per le sociali e della salute approvata nel gennaio 2001 dal consiglio comunale». (fn)