Borse di studio Arsia per stimolare la ricerca in agricoltura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2004 13:34
Borse di studio Arsia per stimolare la ricerca in agricoltura

Borse di studio dell’Arsia per stimolare la ricerca in agricoltura. Per ora sono 3, per un importo complessivo di 39 mila euro, ma inaugurano un nuovo metodo di intervento per l’Agenzia della Regione Toscana che ha il compito di fare da tramite proprio fra il mondo della ricerca e quello della produzione.

In un contesto che vede, in Italia, sempre meno finanziamenti per la ricerca – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, amministratore Arsia – abbiamo voluto dare un segnale diverso e abbiamo scelto un percorso che, da ora in poi, diventerà un modus operandi dell’agenzia.



Le borse di studio – soggiunge Mammuccini – affiancano e integrano l’altro metodo già sperimentato con successo dall’Arsia, quello dei bandi di ricerca, che ci ha permesso di attivare una procedura efficace e trasparente per promuovere una ricerca che sia davvero applicata alle tematiche ritenute strategiche dal mondo produttivo.

Anche la strutturazione delle tre borse di studio Arsia ha avuto un percorso innovativo. Infatti – spiega Mammuccini – abbiamo voluto stimolare Università ed Enti di ricerca a presentare proposte, sulle quali lavorerà l’ateneo o l’ente, tramite i suoi ricercatori, ma che vertessero su temi che noi abbiamo individuato, grazie alla collaborazione del mondo rurale e delle organizzazioni professionali agricole, e grazie all’apporto determinante del nostro comitato tecnico scientifico.



Il bando per le tre borse di studio prevedeva dunque tre macro aree per la presentazione dei progetti:

1) rapporti tra agricoltura e cambiamenti climatici, utilizzo delle risorse idriche, impatto ambientale e fonti di energia

2) riforma della Pac (la politica agricola comune), competizione internazionale, strategie per la regionalizzazione, servizi di sviluppo agricolo e rurale

3) sicurezza, tipicità e qualità funzionali dei prodotti agroalimentari.

Ben 14 sono state le proposte relative al primo argomento, mentre il tema delle produzioni tipiche ha raccolto 10 progetti.

Infine 4 proposte sono giunte sulle tematiche della riforma della Pac.

Si tratta complessivamente – sottolinea il professor Mario Dini, presidente del comitato tecnico scientifico dell’Arsia, – di proposte di grande qualità, che costituiscono materiale prezioso dal quale potranno scaturire in futuro anche ulteriori contributi a servizio del mondo agricolo e rurale toscano.

I progetti vincitori, uno per l’Università di Firenze, uno per quella di Pisa e uno per quella di Siena, riguardano rispettivamente la coltivazione vitivinicola toscana in relazione ai cambiamenti climatici, lo sviluppo rurale sotto il profilo della sostenibilità sociale e ambientale e la valorizzazione e tracciabilità di un prodotto tipico della Toscana, la castagna.

Sono - conclude Mammuccini – tre progetti di ricerca di grande interesse.

Quello riguardante la coltivazione della vite in relazione ai cambiamenti climatici, tra l’altro, riguarda un tema che proprio di recente è rimbalzato all’attualità della cronaca, mentre l’analisi della sostenibilità dello sviluppo rurale e quella sulla caratterizzazione di un prodotto tipico come la castagna sono comunque temi che rientrano a pieno titolo nella politica di valorizzazione delle tipicità e di sostenibilità ambientale condotta dalla Regione Toscana.

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