Si può cacciare il fringuello in Toscana, fino al 30 novembre. E’ quanto stabilisce la legge proposta da Forza Italia e approvata oggi, dopo un lungo dibattito, dal Consiglio regionale. Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza e opposizione, contro i Verdi e i consiglieri diessini Giovannini, Nicchi, Petraglia e Rossi. Rifondazione comunista non ha partecipato al voto. Il provvedimento, che entrerà in vigore il giorno dopo la pubblicazione, consente ad un massimo di 43.740 cacciatori toscani di abbattere fino a 20 esemplari.
Il numero delle autorizzazioni è in proporzione al totale di capi che si possono abbattere. L’attività venatoria sarà possibile per non più di tre giornate a settimana e 15 complessive. “Questo provvedimento non solo rispetta la normativa europea in materia di prelievo in deroga, ma la legge nazionale che l’ha recepita e quella regionale di riferimento”, ha affermato Lorenzo Zirri (FI), durante la relazione della proposta di legge. Per Zirri, è necessario salvaguardare la tradizione venatoria della Toscana pur rispettando la fauna selvatica: “Abbiamo fissato all’1,5 % e non al 5, come prevede la normativa UE, la percentuale di capi prelevabili, e abbiamo limitato il periodo di caccia al 30 novembre, quando i fringuelli sono in fase di migrazione e hanno una mortalità superiore al 50%”.
Il consigliere azzurro ha anche criticato il controllo adottato dal Tar, che è stato “di merito e non di legittimità”. Nei giorni scorsi era venuto uno stop alla caccia al fringuello dal tribunale regionale, che aveva accolto il ricorso di Wwf e Lav contro la delibera della Regione che consentiva il prelievo dal 10 ottobre al 10 novembre. L’approvazione della legge ha di fatto scavalcato la sospensione del Tar, dando via libera ai cacciatori. Critico Erasmo D’Angelis (Margherita): “La stragrande maggioranza dei cittadini toscani, soprattutto i giovani, sono contrari alla caccia.
Siamo di fronte ad un provvedimento antistorico che si piega ai voleri di una lobby minoritaria”. Per il consigliere il fringuello è una specie protetta, che corre quindi seri rischi, come del resto la fauna toscana, che ogni stagione di caccia vede scomparire oltre un milione di esemplari. “Il provvedimento è un fatto di civiltà e giustizia che raccoglie la maggioranza dei consensi dell’aula e ad un livello trasversale”, ha detto Gianluca Parrini (Margherita). Il consigliere ha anche ricordato il suo contributo alla legge, con alcuni emendamenti approvati in commissione Agricoltura, “che l’hanno migliorata”.
Di segno opposto l’intervento di Fabio Roggiolani, capogruppo dei Verdi, che ha fortemente criticato la legge. “Il Tar ha dichiarato con una sentenza l’illegittimità di questo tipo di caccia – ha affermato – Mi vergogno del fatto che il centro-sinistra critichi certi atteggiamenti del Governo nazionale e poi approvi leggi di questo tipo”. “In questo modo viene messo in discussione il lavoro di un tribunale che viene scavalcato con leggi vergognosamente demagogiche”. Il consigliere ha poi citato l’episodio di S.
Francesco che “parla” agli uccelli per ricordare la salvaguardia della fauna e dell’ambiente. Per Fabio Pacini (An), invece, il provvedimento è del tutto legittimo, trova fondamento nelle norme europee e nazionali e anche nel parere dell’Istituto nazionale di fauna selvatica. Di parere simile Ilio Pasqui (Ds), che ha sottolineato come l’approccio morale alla caccia non si debba confondere con lo spirito laico che invece deve guidare un’istituzione. A conclusione del dibattito è intervenuto Tito Barbini, assessore regionale all’Agricoltura, che ha ricordato come, in questi anni, non solo il patrimonio faunistico della Toscana sia stato tutelato ma è in continua crescita e, inoltre, sono state salvate alcune specie che stavano scomparendo”.
Evidentemente in Toscana, almeno quando si parla di caccia, il TAR e le sue sentenze non hanno più nessun significato.
Non basta infatti che la caccia al Fringuello sia stata dichiarata illegittima con sentenza definitiva del TAR relativa alla delibera dell’anno scorso e che anche l’analoga delibera di quest’anno sia stata sospesa dal TAR (in entrambi i casi su ricorso presentato da WWF e LAV).
Le associazioni WWF, LAV, LIPU, Legambiente e i Verdi sottolineano ormai in Toscana le doppiette contano più delle sentenze dei tribunali con un atto gravissimo non solo per il suo contenuto specifico (e cioè la caccia a uccelli che pesano meno della cartuccia che viene loro sparata addosso), ma anche per il suo significato di oltraggio alla Magistratura e al suo ruolo.
WWF, LAV, LIPU, Legambiente e Verdi denunciano come proprio gli amministratori eletti nel Consiglio Regionale, che dovrebbero avere fra le loro priorità la corretta applicazione delle norme e che dovrebbero essere di esempio per tutti su questo, si stanno per macchiare invece di un evidente e gravissimo illecito.
Come mai un privato cittadino deve, giustamente, sottostare alle sentenze del TAR e invece i nostri politici possono tranquillamente calpestarle, sacrificando la vita di 875.000 fringuelli (questo è il numero di abbattimenti approvato) per accaparrarsi le grazie e i voti dei cacciatori?
WWF, LAV, LIPU, Legambiente e i Verdi faranno tutto il possibile perché la giustizia sia ristabilita e la fauna selvatica sia tutelata (e non svenduta al miglior offerente).
Le prime e urgenti iniziative saranno:
esposto al Difensore Civico
esposto alla Comunità Europea
tutte le altre possibili ulteriori iniziative nelle diverse sedi giuridiche utili.