In una scuola religiosa degli anni 60 Ignazio ed Enrico scoprono l'amore, il cinema e la paura. Padre Manolo, il direttore e professore di letteratura della scuola, è sia testimone che partecipe delle loro scoperte. I tre si rincontreranno altre due volte una alla fine degli anni 70 e l'ultima negli anni 80. Questi incontri cambieranno la vita di alcuni di loro. ''L'educazione religiosa e' pessima sia sul piano accademico che su quello spirituale, piu' che una formazione degli spiriti e' una deformazione, a questo si riferisce il titolo 'mala education'''.
Con queste parole il regista Pedro Almodovar presenta l'uscita, prevista per il prossimo 8 ottobre nelle sale italiane del suo ultimo film. La struttura narrativa del film è preceduta, come in altri film del regista spagnolo , da un antefatto . Enrique è seduto al tavolo di lavoro e ritaglia notizie di cronaca nera, alla ricerca di una vera ispirazione per il suo prossimo film. Quando suona alla porta un suo vecchio compagno di collegio Ignacio, offrendogli la storia del suo film: un manoscritto autobiografico intitolato "La visita", che descrive un triangolo amoroso nella Spagna degli anni ´60 .
E’ un film-matrjoska pieno , di storie che contengono altre storie, di racconti che diventano film, di citazioni di ogni tipo, com'è da sempre nello stile cinefilo di Almodovar. Il film presentato in apertura al 57mo festival di Cannes , ha suscitato polemiche accese tra la stampa conservatrice e cattolica per via delle tematiche trattate: la pedofilia e gli scandali all´interno della Chiesa, l´omosessualità tra due bambini e soprattutto per le ricadute, che questo tipo di educazione, di stampo rigidamente cattolico, ha procurato nelle esistenze di tutti i protagonisti Al ritmo di "Un cuore matto" di Little Tony, la storia del film in lavorazione di Enrique si confonde con quella della scrittura del soggetto di "La visita", provocando continui sbalzi temporali e confondendo le intenzioni, le identità e le motivazioni stesse dei personaggi, che aspirano ad apparire quello che in realtà non sono.
Il film , atteso dai numerosi fan italiani del regista spagnolo, crediamo che susciterà , al di là di un’analisi delle qualità artistiche dell’opera, ampio dibattito in un paese come il nostro, dove il cattolicesimo è per così dire, una sorta di “universo insuperabile” e non facilmente criticabile.
Alessandro Lazzeri