firenze- Sono stati luoghi di guerra. Diventeranno itinerari per conoscere meglio e sul campo la storia degli uomini che hanno combattuto sul fronte dell’Appennino nel corso della seconda guerra mondiale.
Sulle nostre montagne sono ancora visibili resti di trincee, camminamenti, bunker, ma anche tracce della memoria raccolte e conservate da associazioni e istituti storici della Resistenza, che da anni documentano e propongono al pubblico queste pagine di storia. Tutto questo materiale sarà censito in modo unitario e valorizzato dalla Regione Toscana con la realizzazione di centri di informazione ed itinerari lungo la Linea Gotica, lo sbarramento difensivo che nel 1944 l’esercito tedesco realizzò tra Toscana, Emilia-Romagna e Marche per fermare l’avanzata degli alleati.
L’obiettivo è quello di riunire in un insieme organico manufatti e altre testimonianze, raccontando un momento storico e proponendo un modo diverso di vivere il paesaggio della Toscana e delle altre regioni interessate.
Nei giorni scorsi il progetto è stato presentato ai rappresentanti delle sei province (Firenze, Pistoia, Arezzo, Prato, Massa-Carrara e Lucca) e dei trenta comuni interessati, oltre che alle associazioni e agli istituti storici della Resistenza in Toscana. L’idea ha riscosso successo, tutti i soggetti interessati hanno aderito al progetto e le Province sono state individuate come gli enti cui affidare il coordinamento degli interventi.
Presto sarà possibile parlare di un grande Parco della Linea Gotica. E’ già in corso un censimento dei manufatti costruiti dalle truppe naziste, come il completamento del catalogo di tutti i centri di documentazione, dei piccoli musei, degli istituti culturali che hanno trattato e trattano l’argomento, in modo che sia possibile realizzare, a breve, una guida in grado di offrire un panorama completo del tracciato della Linea Gotica in Toscana. “La Linea Gotica – ha detto l’assessore regionale alla cultura, Mariella Zoppi – non evoca oggi solo uno sbarramento militare ma anche lo spazio in cui uomini e donne furono sottoposti a una straordinaria pressione da parte dell’occupante nel quale si risolsero i destini della vita democratica nel nostro paese.
Stragi, eccidi, episodi eroici della guerra partigiana trovarono in quest’area uno scenario di bellezza e dolore, subliminato dalla grande speranza che li pervase e che oggi ci fa uomini liberi. Da qui l’idea di recuperare i manufatti che testimoniano le azioni di quei lunghi nove mesi di guerra con la volontà di perpetuare una memoria che fa parte della nostra storia più recente”.
Proseguono in tutta la Toscana le iniziative organizzate da Regione, Enti locali, istituzioni e associazioni, per celebrare il 60° anniversario della Resistenza e della Liberazione.
Obiettivo comune è quello di dare spazio alla `memoria attiva`, attualizzare il significato della Resistenza e della guerra di Liberazione come base essenziale dell`identità storica della nostra Regione. A Massa per due giorni verrà ricordato l’eccidio alle Fosse del Fiume Frigido con la partecipazione per il Consiglio Regionale della Toscana del Vicepresidente Enrico Cecchetti. L’eccidio del Frigido è la più violenta strage perpetrata dai nazifascisti in terra Apuana. Si trattava di 147 detenuti politici e comuni, trasferiti a Massa per l`avanzata Alleata e ospiti nel carcere Mandamentale del Castello Malaspina.
In quest’eccidio contro l`umanità furono coinvolti cittadini di 61 province italiane e cittadini Greci, Libici, Albanesi, Svizzeri e Slavi. Una strage che deve essere ricordata per riconfermare la volontà di pace della popolazione Apuana e la difesa della libertà, auspicando che nel mondo vengano meno i motivi di conflitto e che si ristabiliscano le condizioni per una convivenza pacifica improntata ai valori della tolleranza e della solidarietà. Domani 1 ottobre alle ore 16.00 al Carcere Mandamentale di Massa viene presentato dal Vicepresidente Cecchetti il volume “Il carcere di Massa e l`eccidio delle fosse del fiume Frigido 1943-1945`, curato da Massimo Michelucci storico dell’Anpi.
Sabato 2 ottobre in località San Leonardo al Frigido di Massa alle ore 10 si svolgerà la Santa Messa in suffragio dei Caduti officiata dal Vescovo Mons. Eugenio Binini; seguirà l’omaggio alle vittime con gli interventi di Fabrizio Neri Sindaco di Massa, Osvaldo Angeli Presidente provincia di Massa-Carrara, di rappresentanti Associazione Partigiani e con l’intervento conclusivo di Enrico Cecchetti Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana. La cerimonia si conclude alle 11.30 con la deposizione di corone alle lapidi, all`Epigrafe di Piero Calamandrei e alla Stele del Frigido.
(RF)