Nel 1942 Napoli è una città tormentata dai bombardamenti, fame, povertà e disperazione. Gennaro Jovine, un tranviere disoccupato e onesto, assiste impotente ai commerci illeciti che avvengono in casa sua: la moglie Amalia, donna indurita dalla guerra e dagli stenti, si è data alla borsa nera con l’appoggio del giovane Errico Settebellizze, tassista disoccupato che la corteggia. Di lì a poco l’Italia uscirà dalla guerra ed entrerà in una delle sue fasi storiche più buie e disumane.
La commedia, in cui sono esaltati valori quali la famiglia, l’onestà e la solidarietà umana, racconta il disfacimento morale e la disgregazione sociale di un popolo quale tremenda conseguenza degli orrori della guerra; e come dirà lo stesso Eduardo la sera del debutto romano, il 31 marzo 1945, "Ogni anno di guerra, signore e signori, ha contato come un secolo della nostra vita di prima.
Davvero non è più il caso di tornare a quelle vecchie storie. La commedia di stasera ha un primo atto che si riallaccia a quel genere: le conseguenze della guerra viste attraverso la lente della farsa. Ma dopo statevi attenti, è il dopo che importa!"
Questo nuovo allestimento di Napoli milionaria! segna il ritorno sul palcoscenico della Pergola della Compagnia di Luca De Filippo questa volta accompagnato da Mariangela D’Abbraccio, attrice napoletana di grande temperamento, sotto la direzione di uno dei più grandi registi contemporanei, Francesco Rosi, il quale, come lo stesso Eduardo, ha sempre affrontato con impegno civile e morale, i grandi temi della nostra storia.
"In Napoli milionaria! ci sono valori forti, estremamente attuali -scrive Luca De Filippo- c’era dunque bisogno di un regista con un background artistico importante, coerente, ed anche di un artista, un napoletano, che avesse vissuto in prima persona quegli anni, gli umori della guerra e del dopoguerra a Napoli: chi meglio di Rosi poteva incarnare tutte queste qualità? Ha fatto dei film importantissimi, di grande valore morale e impegno sociale; inoltre è napoletano, ha vissuto quegli anni terribili ed è un intellettuale di grande spessore.
Per Napoli milionaria! cercavo proprio questo, ed in tutta sincerità io ho creduto di non incarnare tutti questi elementi. Penso che il risultato finale mi abbia dato ragione: Rosi ha impostato una regia molto seria, rispettosa del testo, ma nello stesso tempo di forte impatto."