FIRENZE - “Un’opportunità importantissima e unica per le piccole e medie imprese fiorentine e toscane di conoscere e competere con un mercato cinese sempre più in espansione”.
L’imprenditore Mario Razzanelli, ex presidente del settore abbigliamento di Assindustria e promotore dell’accordo raggiunto tra Firenze e la Cina, commenta così la partecipazione del Polimoda fiorentina alla fiera dell’abbigliamento di Ningbo, dal 19 al 23 ottobre. Ningbo, città per lo più sconosciuta per gli italiani, è il secondo porto della Cina con sei milioni e mezzo di abitanti e soprattutto è la capitale della moda cinese.
“Le piccole e medie imprese italiane – commenta Razzanelli - non hanno la possibilità da sole di penetrare nel mercato cinese, troppo grande e troppo difficile, rischiando così di soccombere sotto l’onda di un’industria in costante crescita ed espansione”.
“Il contatto diretto con le imprese e gli imprenditori del luogo, invece, può permettere anche alle aziende italiane, e in particolare a quelle toscane e fiorentine che eccellono nella produzione di prodotti di abbigliamento, pelletterie e filati, di studiare sinergie comuni con il mercato cinese e di trarne beneficio. Anche perché l’industria dell’abbigliamento asiatico necessita di una cultura stilistica di qualità: le loro produzioni si attestano su livelli medi e gli stessi imprenditori cinesi richiedono una crescita in campo stilistico che la grande esperienza della moda italiana può loro fornire”. “La visita del Polimoda a Ningbo e il successivo arrivo a Firenze degli imprenditori cinesi – conclude l’imprenditore - può dunque rappresentare un doppio guadagno: con le sfilate dei modelli italiani durante la fiera cinese il Polimoda trova un trampolino di lancio in un nuovo mercato; inoltre i contatti che si creeranno con l’imprenditoria locale permetteranno anche alle nostre aziende, tramite lo stesso Polimoda, di competere con una realtà a noi per lo più sconosciuta”.
[S.R.]