Firenze- Le due Simone e gli altri due ostaggi iracheni sono liberi. Immediate le reazioni di gioia in Toscana per la liberazione delle due volontarie italiane. Ecco le prime testimonianze del mondo politico giunte in redazione.
“Sollievo, gioia, soddisfazione e la convinzione che quando la forza del dialogo prevale sullo scontro fra civiltà e sulla cultura delle armi i risultati positivi arrivano sempre”. Così il presidente della Regione Claudio Martini commenta la notizia della liberazione di Simona Torretta, Simona Pari e degli altri ostaggi avvenuta poche ore fa a Bagdad.
“Questo risultato – ha detto il presidente – è stato ottenuto grazie all’unità che nel nostro paese è stata raggiunta e grazie all’ampia mobilitazione che ha visto anche l’attiva partecipazione delle comunità islamiche.
Anche la Toscana e la sua comunità islamica hanno fatto la loro parte, impegnandosi in un paziente lavoro di dialogo che è riuscito a ricucire differenze e a scongiurare i pericoli di una violenta contrapposizione fra civiltà, ricacciando indietro l’odio e facendo prevalere sentimenti di pace e di rispetto della diversità”.
Il pensiero del presidente è andato ovviamente alle famiglie delle due ragazze, finalmente liberate anche loro da un incubo durato tre lunghe settimane. “La positiva conclusione di questa drammatica vicenda – afferma ancora Martini – dà più forza anche alla cultura della solidarietà e a chi, come noi, ha creduto fin dal primo momento che solo riaffermando le ragioni della pace si può sconfiggere l’odio e la violenza cieca che costituiscono lo strumento di ogni terrorismo”.
‘’E’ una gioia per tutti: partiti, movimenti, istituzioni.
Ognuno ha fatto la propria parte e credo sia anche frutto della grande unità che il paese ha dimostrato’’. Lo sottolinea, in una nota, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, anche a nome di tutta l’ assemblea.’’Dobbiamo trarne almeno una lezione anche per il futuro – ha aggiunto Nencini - e in ogni caso l’ affetto con il quale ci stringiamo intorno alle nostre due Simone sia il segno di una via da percorrere verso la pace’’.
"Una bella notizia che ci riempie di gioia".
E' stato il primo commento del sindaco Leonardo Domenici una volta appresa la notizia della liberazione di Simona Torretta e Simona Pari. Il sindaco ha abbandonato per breve tempo la seduta di giunta in corso, per ascoltare le edizioni straordinarie dei vari telegiornali e leggere i dispacci delle agenzie. "Attendevamo da giorni questa notizia - ha aggiunto il sindaco Domenici - e oggi per tutti noi è stata una soddisfazione immensa. In questo momento il mio pensiero e quello della città di Firenze va alle famiglie che hanno vissuto 21 giorni di angoscia e trepidazione.
L'auspicio è di non dover più vivere giornate difficili come quelle del rapimento delle 'due Simone' o come quella del sequestro e dell'uccisione del giornalista Enzo Baldoni".
«In questa inutile guerra almeno una buona notizia: finalmente sono state liberate due ragazze che molto del loro tempo avevano dedicato agli altri, alla costruzione di rapporti di pace». Questo il commento del presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini alla notizia della liberazione di Simone Torretta e Simona Pari e della volontaria irachena, rapite il 7 settembre in Iraq.
«Siamo molto contenti - ha aggiunto Cruccolini - lo saremo molto di più quando finirà questa inutile guerra. In queste settimane movimenti e istituzioni hanno dato un segnale molto forte di unità: ora proseguano in questo percorso comune perché il conflitto abbia termine. Dopo Simona Torretta, Simona Pari e la volontaria irachena sia liberata la pace».
«Siamo felici. Pur non sapendo quali sono i canali che hanno permesso questa liberazione per noi questo evento significa anche la vittoria del movimento pacifista che si era mobilitato in Italia e nel resto del mondo e che aveva visto appelli anche da parte della società irachena».
Lo hanno detto la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri, la vicecapogruppo Anna Nocentini ed il consigliere Leonardo Pieri che è anche vicepresidente della commissione per la pace e la solidarietà internazionale.
«E' il riconoscimento dell'opera di pace svolta da queste donne coraggiose - hanno aggiunto - questo evento rafforza il movimento per la pace e queste esperienze di costruzione di un mondo più giusto e pacifico».
«La rassegnazione non ha vinto ed alla fine è arrivata la notizia che tutti attendevamo, una bellissima notizia».
Questa la dichiarazione del presidente della commissione per la pace e la solidarietà internazionale Lorenzo Marzullo per la liberazione di Simone Torretta e Simona Pari e della volontaria irachena, rapite il 7 settembre in Iraq.
«Questa vicenda - ha aggiunto Lorenzo Marzullo - dimostra l'importanza dell'unità fra istituzioni, partiti e movimenti in momenti così difficili. Ora siano liberati anche gli altri ostaggi e finisca questa assurda e inutile guerra».
«E' finito un incubo».
Lo ha detto la consigliera dei DS Susanna Agostini dopo la liberazione di Simone Torretta e Simona Pari e della volontaria irachena, rapite il 7 settembre in Iraq «Da settimane attendevamo questa notizia - ha aggiunto - a motivo del bene che queste donne hanno fatto ai bambini iracheni e del bene che continueranno a fare con la loro opera di volontariato».