Il sindaco proceda alla tutela dell'amministrazione comunale, in tutte le sedi che riterrà opportuno o che la vicenda richiederà. E' una delle richieste contenute in una mozione approvata a maggioranza dalla commissione urbanistica e della commissione cultura. «Tuttora - si sottolinea nella mozione - la sistemazione di piazza Castellani/piazza del Grano e soprattutto l'uscita del museo degli Uffizi è uno dei luoghi indefiniti del centro storico di Firenze, dove attualmente si alternano recinzioni di cantiere con lastricati in pietra appena finiti e rampe carrabili in luogo di ingressi pedonali, tanto da rappresentare esempio per i visitatori delle incapacità del sistema amministrativo italiano di portare a termine progetti per la riqualificazione degli spazi urbani, nonostante gli sforzi e le anticipazioni promosse dall'amministrazione comunale che hanno almeno garantito di ultimarne una pur significativa porzione».
«Il complesso museale degli Uffizi - prosegue il documento - necessita improrogabilmente di interventi strutturali al fine di garantirne il ruolo nell'ambito della scena museale mondiale e consentirne un'adeguata fruizione da parte delle migliaia di visitatori che ogni giorno lo frequentano, tanto da non poter sopportare ulteriori rinvii da parte del Ministero dei Beni Culturali». I firmatari della mozione ritengono che «l'insieme delle opere previste per il recupero di piazza Castellani/piazza del Grano, come risultanti dalla procedura concorsuale conclusa con la scelta del progetto di Arata Isozaki, uno degli interventi indispensabili per la riqualificazione di quella parte di centro storico e, al contempo, per il completamento del progetto Nuovi Uffizi grazie alla definizione dell'uscita del complesso mussale».
La mozione impegna il sindaco anche «nella prosecuzione di tutte le iniziative a tutela della città nei confronti del Ministero dei Beni Culturali affinché siano mantenuti gli impegni presi da quest'ultimo nei confronti di Firenze con particolare riferimento alla Loggia di uscita su piazza Castellani/piazza del Grano» e chiede al Ministero dei Beni Culturali «di mantenere gli impegni presi con l'amministrazione comunale di Firenze per la realizzazione del progetto di Arata Isozaki». «Il tema - ha sottolineato il presidente della commissione urbanistica Alberto Formigli - non è quello della piacevolezza o meno della Loggia che, comunque, resta una delle opere di architettura contemporanea più interessanti.
Si tratta di evitare che Firenze paghi il disastro economico di questo governo e si veda tagliare le risorse non solo per il progetto Isozaki ma anche quelle necessarie ai Grandi Uffizi. Per evitare questo il Ministero garantisca l'inserimento dell'intervento Isozaki nel progetto esecutivo dell'intero complesso di opere per la realizzazione dei Nuovi Uffizi, rediga un piano tecnico-economico credibile e un "cronoprogramma" dei tempi in modo da tranquillizzare la città sulla realizzazione di queste importanti opere pubbliche».
«Ma ai presidenti delle commissioni urbanistica e cultura il progetto per l'uscita degli Uffizi piace? Perché nessuno in casa DS mi vuol rispondere con un semplice si o con un semplice no?». Sono le domande che il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi ha rivolto al presidente della commissione urbanistica Alberto Formigli ed al presidente della commissione cultura Dario Nardella. «Per loro, forse, non è facile rispondere - ha aggiunto Toccafondi - visto che si stanno sforzando di affermare che il progetto va fatto a tutti i costi, non dicendo però se è di loro gradimento o meno.
Rispondendo alle mie semplici domande non trinceratevi affermando che c'è stato un concorso internazionale e che il legittimo vincitore ha diritto di costruire la sua opera, vi chiedo solo di dire alla città se quel progetto vi piace o meno e non affannatevi nemmeno a ricordarci che se fosse stato per i fiorentini la stazione di Michelucci non sarebbe mai stata fatta perché, sempre nell'area della stazione, se era per i fiorentini la pensilina di Toraldo di Francia non sarebbe mai stata fatta.
E quest'opera proprio gli assessori di riferimento delle vostre commissioni hanno deciso di demolire. Vi chiedo di rispondere - ha concluso il vicecapogruppo di Forza Italia - poiché, prima di far partire la realizzazione dell'opera, così come è stata progettata, sarà bene ricordare che questa sarà poi patrimonio non solo della città ma del mondo intero e qualcuno dovrà pur essere ricordato, nel bene o nel male, come il difensore della pensilina di piazza Castellani».(mr)