FIRENZE - Fioccano le telestreet, vale a dire le televisioni di quartiere frutto del fai da te e dell’ingegno di qualche singolo individuo o gruppo. Se in principio (giorno più giorno meno, dobbiamo indietreggiare nel tempo per un paio di anni) fu Orfeo Tv (emittente nata all’ombra della Torre degli Asinelli), oggi nell’intera penisola se ne possono contare oltre quaranta fra cui le fiorentine “Amtv”, ramificazione dell’associazione culturale “Gli Anelli Mancanti” che da oltre cinque anni si occupa principalmente di immigrati ed immigrazione e, dalla fine dello scorso giugno, “Qualsiasi (TV)”.
Progetto artistico nato grazie alla collaborazione di Rirkrit Tiravanija, già curatore della sezione “Utopia Station” all’ultima Biennale di Venezia e docente sia presso la Columbia University di New York che lo Iuav di Venezia, con Base, spazio dedicato agli artisti nel quartiere di San Niccolò, e gli studenti di arti visive della Facoltà di Design e Arti dello Iuav di Venezia, “Qualsiasi (TV)” trasmette sul canale uhf 23 ed è visibile in tutta la zona di San Niccolò. Ma quale sono le finalità di questa nuova telestreet? “Qualsiasi (TV)”, com’è possibile leggere in una sorta di documento programmatico distribuito dai suoi stessi creatori, indaga le possibilità di un incontro tra la telestreet e le diverse forme dell’arte.
[S.R.]