Sono improbabili i blocchi dei fuoristrada mentre invece è una realtà l'abbandono della politica degli incentivi ai cittadini per i veicoli elettrici ed ecologici». Lo ha detto Ornella De Zordo, capogruppo de "Unaltracittà/unaltromondo", dopo l'annuncio dell'assessore all'ambiente Del Lungo dei blocchi dei Suv (Sport Utility Vehicles) dal prossimo gennaio 2005. «Firenze non aderisce alla settimana europea della mobilità sostenibile - aggiunge De Zordo - l'unica inziativa dell'assessore all'ambiente Del Lungo è l'annuncio di improbabili blocchi dei fuoristrada, che sono certamente molto inquinanti, ma non pare possibile fermarli perchè sono in regola con le normative europee antinquinamento e non sono previsti specificatamente come Suv dal codice della strada».
«L'amministrazione comunale poteva invece impegnarsi con iniziative sulla mobilità sostenibile e della giornata senz'auto - accusa la capogruppo de "Unaltracittà/unaltromondo" - anche per promuovere i risultati positivi degli scorsi anni e informare i cittadini e rilanciare sugli incentivi in corso per i veicoli elettrici ed ecologici. Firenze poteva candidarsi come "città elettrica europea 2004" - continua De Zordo - per diventare la nuova capitale europea dei veicoli elettrici ed ecologici, primato già raggiunto dal Comune di Reggio Emilia nel 2003 grazie ai suoi 300 veicoli elettrici pubblici impiegati nel trasporto passeggeri e merci: adesso poteva essere il turno di Firenze, grazie ai suoi oltre 2000 mezzi elettrici privati circolanti in città, ma il disimpegno manifestato in questi ultimi tempi per gli incentivi portano di fatto a una smobilitazione politica in questo settore».
Ornella De Zordo sottolinea che «in quasi due anni gli uffici della Mobilità hanno speso per i veicoli elettrici solo 379.200 Euro, un terzo delle risorse assegnate dalla Regione Toscana per Firenze e gli altri sette Comuni dell'area; inoltre, ai fiorentini, per i veicoli a basse emissioni dal novembre scorso sono stati dati 1920 contributi, utilizzando prima un fondo comunale di 297 mila euro e poi intaccando le risorse della Regione per soli 97 mila euro sul fondo del 2004 di 1.096.164 euro, assegnati al Comune di Firenze.
E' evidente che gli incentivi non funzionano - ha rilevato - perché le quote dei contributi non sono adeguate e perché i blocchi del traffico non inducono sufficientemente i cittadini e le aziende a cambiare in senso ecologico i propri veicoli. Non è un caso se gli incentivi dati maggiormente ai cittadini riguardano soprattutto piccoli mezzi, i ciclomotori euro 2 a 4 tempi, 1908 contributi in dieci mesi, e le bici elettriche, 554 contributi in due anni, mentre per i veicoli merci elettrici o a metano le richieste sono pochissime, rispettivamente 15 e 1, e poco di più per le auto a metano, solo per 15 mezzi.
E' indispensabile un nuovo e maggiore impegno dell'amministrazione comunale - conclude De Zordo - per rendere più efficaci i prossimi blocchi del traffico e per aumentare le quote e incrementare i contributi ai cittadini per l'acquisto di veicoli elettrici e a basse emissioni, perché sarebbe clamoroso non utilizzare risorse finanziarie già assegnate dalla Regione».(mr)