In questi giorni la giunta di Palazzo Vecchio ha confermato la decisione di trasferire dalle Cascine all'Argingrosso il luna park, annunciando anche l'inizio di un confronto con i giostrai. "È una decisione che appare in linea con le previsioni del piano regolatore e con l'esigenza di spostare gli impianti dal parco monumentale delle Cascine - ha commentato il presidente del Quartiere 4 Giuseppe D'Eugenio -, soddisfacendo gli operatori del settore e rispettando i vincoli del parco cittadino. Tuttavia, questo orientamento risulta fortemente contraddittorio con quanto realizzato in questi ultimi anni all'Argingrosso.
In città - ha proseguito D'Eugenio - discutiamo molto di partecipazione e bisogna continuare a farlo e soprattutto a mettere in opera processi reali di partecipazione. In tal senso sono molto rammaricato che non si sia sentita l'esigenza di concertare le diverse posizioni su questo tema". Il presidente del Quartiere 4 precisa, inoltre, di essere disponibile ad aprire un confronto con l'Amministrazione Comunale per trovare una soluzione alternativa alla sistemazione del luna park all'Argingrosso.
"È bene sgombrare il campo dalla solita «tiritera» secondo la quale tutte le soluzioni sono buone, purché non siano «sotto casa nostra». Non è questa la nostra posizione; anzi siamo più che disposti a valutare con la giunta eventuali soluzioni alternative per il luna park, nella zona a sud-ovest di Firenze. Solo che l'Argingrosso proprio non va bene per una serie di motivi". Questi sono i motivi che contrastano con la scelta ipotizzata dall'Amministrazione: L'Argingrosso è stato configurato dall'Autorità di Bacino come cassa di espansione fluviale e dunque non è possibile effettuarvi quelle massicce opere di infrastrutture che si renderebbero necessarie (parcheggi, servizi, allacciamenti ecc.) con la scelta del luna park.
L'arrivo del luna park stravolgerebbe completamente la filosofia naturalistica che ha orientato il processo di bonifica e di recupero dell'area. Da diverse stagioni nidificano nella zona colonie di trampolieri (a cominciare dall'airone guardabuoi) che certo non gradirebbero i rumori assordanti del luna park. La soluzione non rispetta neanche le esigenze di isolamento delle aree urbane poiché appena oltre l'argine del fiume Arno troviamo zone densamente abitate. Tutte le numerose realtà sociali, economiche e sportive che insistono sull'Argingrosso (le famiglie residenti, gli anziani assegnatari degli orti sociali, l'ippoterapia Elisa, la società di calcio Florence Sporting Club, il golf, gli scout Agesci, il WWF) hanno continamente espresso la loro contrarietà a questa soluzione.
"Il Quartiere 4 - secondo il presidente D'Eugenio - ha sempre sostenuto il processo d'integrazione tra le Cascine e l'Argingrosso in un unico parco fluviale metropolitano ed ora auspichiamo una valorizzazione specifica dell'Argingrosso come area naturalistica, in qualche modo complementare al parco delle Cascine. È bello vedere centinaia di persone passeggiare, fare jogging, andare in bicicletta, portare a spasso il cane, leggere il giornale lungo i sentieri o seduti su qualche panchina. Proprio lì, dove in precedenza c'era una discarica abusiva di macerie e rifiuti ingombranti.
Vorremmo che non si perdessero queste «buone abitudini» e che l'Amministrazione Comunale non fosse sorda al nostro appello".(mr)