"Quella che presentiamo oggi è una innovazione molto importante per l'amministrazione fiorentina. E' di fatto il nostro modo di interpretare il bilancio partecipativo, discutendo gli indirizzi programmatici dei prossimi cinque anni in una forma che coinvolga i cittadini e rispetti sia il mandato degli elettori, sia le prerogative del consiglio comunale". Il sindaco Leonardo Domenici ha illustrato stamani alla stampa il percorso che intende seguire da qui alla fine dell'anno, facendo coincidere due momenti significativi della vita istituzionale della città: l'approvazione del programma del sindaco con quella del bilancio preventivo del prossimo anno.
Con lui erano presenti l'assessore alla Partecipazione democratica Cristina Bevilacqua e l'assessore al Bilancio Tea Albini. "Dopo le elezioni, per statuto siamo chiamati a presentare le linee del programma dei prossimi cinque anni di governo al consiglio comunale, cosa che avverrà l'11 o il 18 ottobre - ha spiegato Domenici - Abbiamo deciso di fare qualcosa di più e di diverso rispetto all'esperienza del '99, soprattutto sotto il profilo del coinvolgimento e della partecipazione della città.
Dopo il primo passaggio in consiglio, apriremo una consultazione con associazioni, categorie, quartieri, singoli cittadini, insomma con tutti i soggetti che vorranno partecipare alla discussione e usando più strumenti come assemblee, incontri, la rete civica. Dopo due mesi torneremo in consiglio comunale per il voto definitivo. Ma la nostra idea non si ferma qui: vogliamo creare un rapporto diretto fra il programma e le risorse, che sono il vero tema nodale di questa fase della vita del Paese, anche il relazione al dibattito sulle riforme costituzionali, sul federalismo fiscale, sulla legge finanziaria.
E l'allargamento del dibattito alla città potrà anche aiutare tutti a capire la gravità del problema delle risorse e la esiguità del nostro margine di manovra: basti pensare che su un bilancio di circa 500 milioni di euro, la parte non vincolata e di circa un quinto del totale". "Naturalmente il dibattito non potrà mettere in discussione le linee e le scelte fondamentali del programma che ho presentato agli elettori e che è stato legittimato dal voto - ha sottolineato Domenici - ma sarà essenziale su come queste scelte saranno portate avanti.
In questo modo daremo concretezza al tema della partecipazione, di cui tanto si è discusso in campagna elettorale, e rilanceremo il modello concertativi, con forme compatibili con il nostro sistema istituzionale". A questo proposito, l'assessore Bevilacqua ha ribadito che si tratterà di "un percorso più aperto possibile", precisando che "il consiglio comunale è stato eletto sulla base del programma del sindaco, ed è da quello che si partirà", mentre "il voto definitivo spetterà comunque al consiglio comunale".
L'assessore ha anche ribadito che il percorso di partecipazione coinvolgerà non solo i soggetti più tradizionalmente interessati, come sindacati e categorie economiche, ma anche gli altri soggetti della società civile ed i singoli cittadini, con modalità differenziate per rendere più efficace possibile la raccolta e la elaborazione di idee e contributi". Nei prossimi giorni verranno messi a punto e definiti gli strumenti e i tempi di un percorso "che mira a coinvolgere i fiorentini su temi fondamentali per il futuro della città".