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SMI: il Consiglio di Amministrazione, tenutosi oggi, ha approvato i risultatati della semestrale dell'esercizio 2004

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 settembre 2004 17:54

Il Consiglio di Amministrazione di SMI - Società Metallurgica Italiana SpA si è riunito a Firenze, sotto la Presidenza di Salvatore Orlando, per esaminare i dati della gestione del Gruppo relativi al 1° semestre del 2004 e lo stato di realizzazione del Piano pluriennale 2004-2007; quest’ultimo, approvato nei mesi scorsi, è destinato ad imprimere una svolta importante sia sotto il profilo della gestione industriale, in termini di recupero di efficienza e di redditività, sia per quanto riguarda l’assetto organizzativo e societario.
I dati al 30 giugno 2004 evidenziano un netto miglioramento reddituale rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente pur in un contesto di ripresa congiunturale dell’economia europea ancora modesta e inferiore alle attese.
Il fatturato del semestre, pari a € 1.177,4 milioni, è cresciuto del 24% rispetto allo stesso periodo del 2003; al netto dell’influenza del valore della materia prima è aumentato dell’A parità di area di consolidamento vi è stato un incremento del 6,9%, a volumi, e del 6,5%, a valori, al netto della materia prima.

Il marginale incremento dei prezzi è stato interamente annullato da un mixing di vendite a minor valore aggiunto.
Il totale dei costi operativi del semestre, nonostante un incremento dei volumi di vendita, si è ridotto in termini omogenei (-0,5%); in particolare il costo del lavoro si è ridotto del 3,2%.
L’azione di miglioramento dell’efficienza può essere quantificata in circa 20 milioni di Euro lordi (dopo aver conseguito, rispettivamente, 20 milioni di Euro nell’intero 2002 e 28

L’EBITDA, pari a 62,9 milioni di Euro, segna un aumento dell’81,8%.

Esso rappresenta il 14,0% del fatturato al netto della materia prima (nell’intero 2003 era stato pari all’8,4%).
L’EBIT è pari a 22,8 milioni di Euro; al 30 giugno 2003 era negativo per 7,9 milioni di Euro.
Gli oneri finanziari sono in aumento per la maggiore esposizione bancaria. Le differenze cambio positive del 2003 si ricorda che erano relative ad operazioni di copertura sul dollaro, indebolitosi nell’anno passato, e bilanciano un corrispondente minor valore del fatturato espresso nella stessa valuta; il differente andamento valutario non ha determinato tale effetto nel 2004.
Il risultato della gestione ordinaria è positivo per 7,8 milioni di Euro (negativo per 14,4 milioni di Euro nel primo semestre 2003).
Il risultato ante imposte, dopo l’onere dell’ammortamento del “goodwill” sulla partecipata KME AG e le componenti straordinarie, è positivo per 5,1 milioni di Euro (negativo per 27,0 milioni di Euro a fine giugno 2003).
I risultati sono migliori anche degli obiettivi del Piano, che sta avanzando più speditamente rispetto alle linee programmate, e le previsioni per i mesi successivi confermano l’ulteriore miglioramento della redditività.
Se nei prossimi mesi si confermerà la graduale ripresa congiunturale in atto, l’obiettivo economico di Piano per il 2004, di sostanziale pareggio a livello di risultato della gestione ordinaria al netto delle imposte, può essere superato (si ricorda che la gestione ordinaria netta consolidata nel 2003 si era chiusa con una perdita di € 41,7 milioni).
Sotto il profilo finanziario, l’indebitamento netto di Gruppo al 30 giugno, pari a € 655,6 milioni, è in aumento di € 79 milioni rispetto al 31 dicembre 2003.
L’incremento è interamente dovuto alla variazione del capitale circolante, su cui ha influito la componente esogena della forte crescita del prezzo della materia prima rame, con un effetto complessivo di € 72 milioni, e la normale stagionalità per circa € 30 milioni, destinata a rientrare nella seconda metà dell’anno; hanno invece determinato una riduzione dell’indebitamento, l’introito proveniente dalla vendita della partecipazione in Pirelli & C., che ha determinato una riduzione netta di € 31 milioni, e il maggior ricorso alle operazioni di fattorizzazione di crediti commerciali per € 12 milioni.
Si ricorda che le variazioni del prezzo della materia prima rame, che è stabilito quotidianamente nei mercati regolamentati internazionali e che nei primi mesi del 2004 ha registrato notevoli scostamenti, non influiscono sui risultati economici del Gruppo, poiché la materia prima è fatturata al cliente allo stesso prezzo del relativo costo di copertura effettuata al momento di acquisizione dell’ordine; hanno invece un’influenza diretta sull’entità del capitale circolante e quindi sul corrispondente finanziamento, come peraltro sopra descritto nel commentare le variazioni di indebitamento.
Come indicato nella relazione al bilancio 2003, i risultati economici pesantemente negativi dell’esercizio passato hanno causato il mancato rispetto dei parametri finanziari contrattualmente previsti nell’ambito delle linee di credito.
Recentemente è stato dato incarico alla Vitale & Associati SpA e allo Studio Legale Pedersoli per l’assistenza alla Società nelle negoziazioni in corso con i principali Istituti finanziatori del Gruppo, tese al riscadenziamento a medio termine delle posizioni in essere.
Nel luglio u.s.

è stata ottenuta l’erogazione di una linea di credito a breve termine di 27,5 milioni di Euro, per i fabbisogni correnti della gestione.
Rientra nell’ambito delle negoziazioni bancarie anche la formazione del consorzio di garanzia a copertura del collocamento dell’operazione di aumento del capitale deliberata da GIM SpA nel maggio u.s., per la quota non sottoscritta dal Sindacato di Blocco azionario.
La ritardata costituzione di tale consorzio ha impedito finora l’esecuzione dell’operazione sul capitale, che si ricorda era pari a complessivi 131 milioni di Euro di cui 43,9 milioni di Euro attraverso l’esercizio di warrant, e conseguentemente la fusione per incorporazione in GIM SpA di SMI SpA, volta alla semplificazione della struttura societaria del Gruppo.
Tra i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo semestre, si ricorda che il 3 settembre u.s.

è stata comunicata la decisione della Commissione delle Comunità Europee in merito alla procedura di infrazione alla normativa sulla concorrenza nell’ambito del mercato dei tubi per idrotermosanitaria.
La Commissione ha deciso di comminare alle società controllate KM Europa Metal AG, Tréfimétaux SA e Europa Metalli SpA, una sanzione complessiva di € 67 milioni. Nei confronti di SMI SpA è stata decisa la chiusura del procedimento senza alcuna sanzione.
Sono state sanzionate anche altre società del settore.
Questa sanzione si aggiunge a quella notificata alle stesse società nel dicembre u.s., per un ammontare di € 39,8 milioni e relativa ad infrazioni similari avvenute nel mercato dei tubi in rame destinati al condizionamento e alla refrigerazione.
Il Gruppo SMI ribadisce che tali sanzioni sono del tutto sproporzionate e non tengono in considerazione che uno studio econometrico indipendente ha messo in evidenza che i comportamenti sanzionati non hanno avuto effetti statisticamente significativi sulla dinamica dei prezzi di mercato.

Una volta conosciute le motivazioni della decisione sarà deciso quali azioni legali intraprendere, compreso il ricorso presso la Corte Europea di prima istanza, come già fatto per la prima sanzione.
Per la seconda sanzione gli Amministratori avevano accantonato nel bilancio consolidato 2003 una somma di € 80 milioni, applicando un principio generale di prudenza e seguendo la logica di calcolo seguita dalla Commissione nel determinare la prima sanzione; non costituiva ovviamente in alcun modo la condivisione della sanzione.
L’entità della sanzione comunicata è inferiore all’importo accantonato in bilancio, per cui il relativo fondo rischi si presenta esuberante per € 13 milioni.
Il Consiglio di Amministrazione ha anche deciso la cooptazione del Dr.

Albert Scherger, nominandolo Amministratore Delegato con poteri di gestione delle attività industriali e commerciali. L’altro Amministratore Delegato rimane il Dr. Pier Luigi De Angelis con deleghe di gestione per la finanza, l’amministrazione ed il controllo.

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