Durante il dibattito, coordinato da Marzio Scheggi, sindaco di Cinigiano, si sono confrontati Lio Scheggi, presidente della Provincia di Grosseto, Alessandro Cosimi, Sindaco di Livorno, e Riccardo Conti, assessore regionale alla mobilità. “Sul corridoio tirrenico è in atto un vero scontro fra Regione Toscana e governo - ha sottolineato Conti – per la Corte Costituzionale la tipologia stradale è competenza del governo ed il tracciato della regione. Abbiamo richiesto un confronto, ma il governo rimpalla le responsabilità fra i ministeri, prima le Infrastrutture, ora l'Ambiente, noi aspettiamo di essere chiamati e loro cercano alibi”.
Conti ha ricordato il principio ispirato del governo regionale. “Noi diciamo Fare da sé ma non da soli, - ha chiarito l'assessore - sul tracciato autostradale affrontiamo il problema cercando l'accordo degli enti locali con un metodo democratico. Invece il governo rimanda e aspetta perché in realtà prima ha fatto propaganda e promesse ma ora non ha soldi. I finanziamenti ottenuti dalla Regione sui mercati finanziari internazionali dimostrano la fiducia nel sistema economico Toscana e nella sua gente.
Mettere una tassa sul percorso Grosseto-Siena è contro il buon senso. Con il futuro governo di centro sinistra metteremo al primo posto i treni per triplicare la capacità ferroviaria”. “Nel bilancio 2005 finanzieremo la bretella Grosseto Nord-Castiglionese – ha annunciato Lio Scheggi – abbiamo già concluso da tempo l'accordo con l'Anas: la Provincia ha deciso di anticipare i soldi perché l'Anas non si decide a stanziarli. La Provincia di Grosseto guarda al sistema costiero, oltre che all'area Arezzo-Siena, ed ha già fatto molto per aprirsi all'esterno.
Il cablaggio di tutto il territorio è importante perché per la competizione ci vuole innovazione. Sulla Grosseto-Siena manca la risposta del governo perché non ha una vera politica delle infrastrutture. Nella gestione dei rifiuti Grosseto era l'ultima provincia, adesso sono state individuate le soluzioni e fatti gli accordi. Sulle Strillaie manca informazione: per i prossimi 30 anni il terreno sarà comunque inutilizzabile ed il progetto di recupero prevede la realizzazione di un impianto che faccia solo trattamento rifiuti urbani”.
“Lo sviluppo dell'economia del territorio è legato allo sviluppo della portualità – è intervenuto Cosimi – da Livorno transitano un milione e mezzo di turisti l'anno, con un adeguato sviluppo delle infrastrutture legate ai porti è possibile ampliare l'offerta ai turisti a vantaggio di tutto il territorio. La gestione in area vasta è indispensabile, il turista non si ferma al confine della provincia. E' necessario pensare ad un corridoio plurimodale che non consumi il territorio, il porto di Livorno è il punto di incontro fra il mare, il territorio e l'ambiente e la carta vincente è la qualità.
Dobbiamo arrivare ad un accordo di sistema con la Provincia di Grosseto, altrimenti rischiamo di non governare i problemi. La futura introduzione dell'area di libero scambio del Mediterraneo sarà una grande occasione per lo sviluppo delle attività marittime e portuali, ma presenta il rischio che grande aziende si spostino all'estero”.